antiprimarie
(anti-primarie), agg. inv. Che si propone di evitare lo svolgimento di elezioni primarie.
• L’impressione che [Luigi] Nicolais si stia anche togliendo un sassolino dalla scarpa ‒ non avendo perdonato al partito di aver speso il suo nome, in funzione antiprimarie, e di averlo poi malamente accantonato ‒ è talmente evidente che egli stesso ritiene di dover aggiungere: «Io non sono solo un privato cittadino, che sceglie liberamente al momento del voto. Sono anche il presidente del Cnr. Rappresento un ente che ha ricevuto molte attenzioni da questa giunta. Solo per l’edilizia abbiamo avuto 30 milioni di euro. Ed i 150 milioni per le nuove strumentazioni ci consentiranno di avere laboratori meglio attrezzati di quelli di tutte le altre regioni». (Bianca De Fazio, Repubblica, 11 aprile 2015, Napoli, p. II) • La proposta di FI sulla legge elettorale verrà presentata oggi: proporzionale con premio alla coalizione, no alle preferenze. E soprattutto una norma anti-primarie. Ovvero la forza politica che otterrà più voti indicherà il leader. (Emilio Pucci, Messaggero, 23 febbraio 2017, p. 15, Primo Piano).
- Derivato dal s. f. pl. primarie con l’aggiunta del prefisso anti-.
- Già attestato nella Repubblica del 6 settembre 2006, Palermo, p. V.