antiparentopoli
(anti-parentopoli), agg. inv. Finalizzato a contrastare scandali legati a favori che si presume siano stati concessi illecitamente a familiari di politici o di personalità influenti.
• I finiani [...] potrebbero non rinunciare a lanciare segnali (e marcare politicamente una differenza) per esempio sul testo dell’emendamento che certifica la trasparenza dei concorsi universitari («antiparentopoli»), che ‒ ha già spiegato [Fabio] Granata riferendosi a quello dell’Idv ‒ vorrebbero politicamente più incisivo. (Fabrizia Bagozzi, Europa, 30 novembre 2010, p. 5) • [tit.] Nell’assestamento di bilancio la legge anti-parentopoli [testo] [...] «In sostanza, con la legge antiparentopoli, sarà precluso ai congiunti fino al quarto grado di consiglieri regionali in carica ‒ solo per la regione Lazio possiamo legiferare ‒ di accedere alle presidenze e ai consigli di amministrazione delle aziende regionali, oltre che nei collegi dei revisori dei conti. [...]», ha affermato in una nota il segretario nazionale de La Destra e capogruppo alla regione Lazio, Francesco Storace. (Mas[similiano] Mor[elli], Libero, 3 luglio 2011, p. 42, Roma) • [tit.] Antiparentopoli / ddl da rifare / Nuovo testo entro giovedì [testo] Il Ddl antiparentopoli varato dal governo Crocetta è da rifare. Il commissario dello Stato ha espresso dubbi e dal nuovo testo, in aula entro due giorni, dovrebbero sparire proprio le controverse norme sulle parentele. (Giovanni Ciancimino, Sicilia, 6 agosto 2013, p. 1, Prima pagina).
- Derivato dal s. f. inv. parentopoli con l’aggiunta del prefisso anti-.
- Già attestato nella Repubblica del 17 luglio 2005, Bari, p. VI (Raffaele Lorusso).