ANTIOCHOS (᾿Αντίοχος, Antiñchus)
2°. - Scultore greco di età imprecisata (probabilmente del tardo ellenismo), autore, secondo Plinio (Nat. hist., xxxvi, 33), di due statue di Oceano e Zeus collocate nella biblioteca-museo di Asinio Pollione nell'Atrium Libertatis. Il Codice bambergense ha la lezione Heniochus, poco verosimile e corretta in Antiochus dall'Urlichs. Può darsi, ma non è dimostrabile, che l'A. in questione possa identificarsi con l'A. d'Antiochia (v.) figlio di Demetrios. Non sembra probabile un collegamento con il supposto A. copista della statua di Atena Parthènos della Collezione Ludovisi (v. A. 1°).
Bibl: L. Urlichs, Chrest. Plin., p. 385; J. Overbeck, Schriftquellen, p. 2222; C. Robert, in Pauly-Wissowa, I, c. 2494, s. v., n. 69; W. Amelung, in Thieme-Becker, I, s. v.; S. Ferri, Plinio il Vecchio, Roma 1946, p. 238.