Poeta russo (Costantinopoli 1708 - Parigi 1744), figlio del principe moldavo Demetrio Cantemir. Fra le sue satire di tipo oraziano, la più nota è diretta contro "i dispregiatori della scienza" (Na chuljaščich učenie, 1729), e a favore delle riforme di Pietro il Grande, a cui dedicò anche il poema Petrida (1731).