antimachista
(anti machista), s. m. e f. e agg. Chi o che è contrario all’enfatizzazione della virilità, della forza e dell’aggressività tradizionalmente attribuite alla figura maschile.
• Il western femminile, antimachista, racconta di una carovana sperduta nel deserto dell’Oregon, nel 1845, con tre famiglie di coloni in cerca d’acqua che nella lotta per la sopravvivenza si affidano al «nemico» pellerossa. Il film dell’icona del nuovo cinema indipendente americano Kelly Reichardt, «Meek’s Cutoff», in concorso quest’anno a Venezia, arriva in anteprima questa sera [...] al Massimo al festival Sottodiciotto. (Clara Caroli, Repubblica, 14 dicembre 2010, Torino, p. XVII) • La signora Zapatero, Sonsoles Espinosa, è stata una «moglie di» riottosa, orgogliosa d’essere cantante soprano anche se più adatta al coro che alle parti da solista. Insofferente agli impegni ufficiali (ha mancato il 70esimo compleanno del re per cantare al Liceo di Barcellona) è una anti machista quanto il marito. (Andrea Nicastro, Corriere della sera, 20 novembre 2011, p. 19, Esteri) • «la cultura Celtica è per principio contraria agli stati e agli imperi; è piuttosto anti machista e a favore di una maggiore uguaglianza tra uomini e donne; è a favore della ricerca di un’armonia migliore fra tutti; molto propensa all’incontro e alla fusione tra i popoli e le culture. Tutti questi aspetti sono in opposizione totale ai movimenti di destra» (Alan Stivell intervistato da Giancarlo Susanna, Unità, 14 luglio 2012, p. 18, Le interviste).
- Dallo sp. antimachista.
- Già attestato nella Stampa del 26 giugno 1997, Tuttolibri, p. 4 (Angela Bianchini).