ANTILOCHOS (᾿Αντίλοχος)
Scultore greco di età ellenistica. La sua firma compare su un singolare monumento trovato a Magnesia al Meandro, a N-O del teatro. Si tratta di una base di marmo, alta 64 cm, in forma di tavolino rotondo sorretto da tre gambe ricurve terminanti a zampa di leone. Sul lato anteriore, fra due delle gambe, è inserita una piccola erma, raffigurante Hermes in aspetto giovanile, avvolto nel mantello; sul pilastro dell'erma è scolpito il caduceo. L'erma poggia su una basetta con iscrizione, nel contesto della quale la statuetta dichiara di essere il famoso Hermes Tychon di Calcide, guida dei proprî concittadini, e di essere opera di Antilochos. Come osservò il Kern, qui non si tratta di Calcide in Eubea ma della χώρα χαλκίς della lonia (Strab., xiv, 644; Paus., vii, 5, 12). Sul piano circolare della base restano tre incassi disposti a triangolo, probabilmente per l'imposizione di un tripode di bronzo. Senza dubbio la statuetta di Hermes, di mediocre e affrettato lavoro, è una copia approssimativa di A. da un qualche celebre originale di Calcide. È però da scartare l'ipotesi che il supposto originale avesse la funzione di sostenere un tripode, dato che la statuetta di A. è collegata alla base senza alcuna funzione tettonica. Il panneggio della statuetta, di derivazione prassitelica e strettamente fasciato intorno alle braccia, nonché i caratteri dell'iscrizione, ci riportano al III sec. a. C.
Bibl: C. Robert, in Pauly-Wissowa, I, c. 2432, s. v., n. 7; Kern, in Ath. Mitt., XVIII, 1894, p. 54 ss. (con riproduzione); Inschriften von Magnesia, p. 203 (con riproduzione); W. Amelung, in Thieme-Becker, s. v.