ANTILLE (III, p. 495; App. III, 1, p. 108)
Si aggiornano qui le notizie sull'assetto politico e sulle condizioni economiche delle residue dipendenze britanniche e delle A. Olandesi, rinviando alle singole voci per gli stati delle Grandi A. e per le isole (Bahama, Barbados, Grenada) divenute nel frattempo indipendenti. Per le A. Francesi, v. guadalupa e martinica, in questa Appendice.
Antille Britanniche. - Dopo lo scioglimento della Federazione britannica dei Caraibi (v. indie occidentali britanniche, in questa App.), seguito dal graduale conseguimento dell'indipendenza da parte di alcune delle isole maggiori (Giamaica, Trinidad e Tobago, Barbados, Grenada), rimangono sotto la sovranità britannica nelle A. le seguenti isole o gruppi insulari (superf. complessiva 3500 km2 con 450.000 ab.), in parte colonie, in parte stati associati. Il gruppo delle Cayman e quello di Turks e Caicos, già dipendenze della Giamaica, sono divenuti nel 1962 due colonie. La prima, costituita dall'isola Grand Cayman - a NO della Giamaica e a S di Cuba - e da isolotti adiacenti, ha 259 km2 di superficie e 11.000 abitanti (1973); il capoluogo è Georgetown (9000 ab.); la modesta economia è fondata sulla pesca e sul turismo. La seconda è formata da isole fisicamente pertinenti alle Bahama, assai poco popolate (6000 ab. nel 1970 su 430 km2), con capoluogo Grand Turk (2300 ab.); l'estrazione del sale marino è la principale attività. Due altre colonie sono nelle Leeward Islands: le Isole Vergini Britanniche: 36 isole, di cui solo 11 abitate (10.000 ab. nel 1973 su 153 km2), con capoluogo Road Town (2200 ab.), che aspirano a unirsi con le contigue Isole Vergini Americane, con le quali hanno da tempo stabilito un'integrazione socio-economica fornendo manodopera e prodotti (cotone, pollame, pesce), tanto che la moneta usata è il dollaro SUA. L'ultima colonia è la piccola Montserrat: 98 km2 e 11.000 ab. (1970), dediti prevalentemente alla cotonicoltura; capoluogo Plymouth (3500 ab.).
Gli altri territori britannici (Windward Islands e parte delle Leeward) diedero origine nel 1967 a 5 stati associati (divenuti 6 nel 1969, quando vi si aggiunse Saint Vincent, e ridotti di nuovo a 5 nel 1974 perché Grenada ha conseguito l'indipendenza), dotati di autonomia in fatto di politica interna, ma dipendenti dal Regno Unito per la politica estera e la difesa. Essi sono: Antigua (442 km2 e 65.000 ab. nel 1970); Dominica (751 km2, 70.000 ab.); Saint Christopher, Nevis e Anguilla (396 km2, 64.000 ab.; nel giugno 1967 l'isola di Anguilla proclamò l'indipendenza, ma la secessione non fu mai riconosciuta dalla Gran Bretagna, che vi pose fine nel 1969 con un'occupazione militare); Saint Lucia (615 km2, 100.000 ab.); Saint Vincent (398 km2, 90.000 ab.). I capoluoghi sono, rispettivamente, Saint John's (22.000 ab.), Roseau (10.500), Basseterre (16.000), Castries (20.000), Kingstown (21.000). Caratteri comuni a questi territori sono l'elevata densità di popolazione e la netta prevalenza delle attività agricole (con produzione di cotone in tutti, di banane specialmente a Saint Christopher e a Dominica, di zucchero soprattutto a Saint Christopher e Antigua, di copra a Saint Lucia). La pesca è praticata dappertutto, ma dà produzione notevole solo a Saint Lucia; il numero dei turisti è in continuo aumento, specialmente ad Antigua e a Dominica.
Bibl.: J. C. Giacottino, Les Petites Antilles Britanniques, in Les Cahiers d'Outre-Mer, XXIII (1971).
Antille Olandesi (App. III,1, p. 108). - Nel 1972 la popolazione complessiva dei due gruppi insulari (che costituiscono dal 1954 un'unità autonoma dipendente dal Regno dei Paesi Bassi) era di 230.834 ab., prevalentemente concentrati nelle isole Curaçao (150.000 ab.) e Aruba (61.253 ab.).
Fino alla crisi delle raffinerie l'economia è stata dominata dalla lavorazione del petrolio venezolano (nel 1969 furono esportati 38 milioni di t di prodotti raffinati), il che determinava un accentuato squilibrio tra Curaçao e Aruba (dove sono ubicati gl'impianti) e le isole minori, soprattutto le Isole Sopravento. Una discreta risorsa è rappresentata dai fosfati. Il turismo, specialmente di crociera, è aumentato parecchio negli ultimi anni e concorre notevolmente alla formazione del reddito nazionale. La maggior parte dei prodotti alimentari e dei beni di consumo e strumentali è importata. La rete stradale ha uno sviluppo di 1200 km. Ad Aruba è in funzione il maggior impianto del mondo per la distillazione dell'acqua marina.
Bibl.: Netherland Antilles Government Information Service, The Netherland Antilles: Their geography, history and political, social and economic development, Willemstad 1961.
Storia. - La crisi delle raffinerie rimaste senza lavoro dato che il petrolio veniva ormai raffinato nel Venezuela, ha creato serie difficoltà all'economia delle A. Olandesi. Dal 30 maggio al 5 giugno 1969 una violenta rivolta popolare (che richiese l'intervento delle forze olandesi) scoppiò a Curaçao contro il partito democratico, che deteneva 13 seggi negli Staten, al potere dal 1962. Il governo presieduto da Ciro de Kroon è stato accusato d'immobilismo e d'incapacità nel rivendicare la totale separazione dall'Olanda. Il 27 febbraio 1973 l'Aia ha reso noto che alle A. olandesi sarà concessa la completa indipendenza entro il 1978.
Bibl.: E. Williams, The history of the Caribbeans, 1492-1969, Toubridge (G. B.) 1970; E. de Kadt, Patterns of foreign influence in the Caribbean, Londra 1972.