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antigene

di Maurizio Pietrogrande - Dizionario di Medicina (2010)
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antigene

Maurizio Pietrogrande

Ogni sostanza capace di provocare una risposta immunitaria umorale o cellulare. Operativamente un a. è tale se si individuano anticorpi capaci di riconoscerlo e legarsi a esso o se linfociti T si attivano in sua presenza. Un a. che innesca una risposta di tipo allergico si chiama allergene. Teoricamente qualsiasi sostanza può essere antigenica, in pratica lo sono solo macromolecole o molecole di piccole dimensioni (apteni) complessate a molecole grandi, anche poco immunogene, che fungono da supporto. A. purificati e opportunamente trattati si utilizzano nelle vaccinazioni. Possono essere molecole proteiche purificate, come la tossina tetanica inattivata (anatossina) o virus interi inattivati o attenuati (per es., vaccini antinfluenzali, antipolio).

Struttura

Nella struttura macroscopica di un a. si possono individuare particolari segmenti (epitopi), o siti combinatori o determinanti antigenici, di solito con dimensioni pari a 6÷10 amminoacidi, che hanno la capacità di legarsi con l’anticorpo specifico. Ogni macrostruttura antigenica (macromolecola, batterio o cellula) ha diversi tipi di a. presenti contemporaneamente sulla sua superficie e quindi può combinarsi con anticorpi di differente specificità. La maggioranza degli a. esogeni sono strutture proteiche, glicoproteiche o mucopolisaccaridiche che compongono la superficie di virus, batteri e loro prodotti, funghi, pollini, secreti di alcuni animali (per es., i veleni degli insetti) e, in alcuni casi, alimenti, glicolipoproteine delle membrane cellulari, acidi nucleici o lipidi complessati a proteine. Possono divenire antigeniche proteine non antigeniche delle stesse cellule umane modificate dal legame con un elemento semplice esogeno (per es., il nichel) che funge da aptene.

Antigeni endogeni

Grazie a procedure di immunizzazione di animali con tessuti umani si identificano gli a. endogeni; tra questi le molecole che identificano i gruppi sanguigni e gli a. di istocompatibilità, presenti sulle cellule nucleate. Quando un individuo viene in contatto (trasfusione o trapianto) con globuli rossi o cellule con a. diversi dai propri, si innesca una reazione immunitaria che comporta incidenti trasfusionali o rigetto. Si chiamano autoantigeni le strutture antigeniche riconosciute dagli autoanticorpi in corso di malattie autoimmuni. Gli a. carcinoembrionari sono particolari e prodotti da cellule embrionarie normali e da tessuti neoplastici in grande quantità, la cui determinazione è usata in oncologia.

Vedi anche
immunoglobuline Molecole glicoproteiche ad attività anticorpale, prodotte da linfociti B in risposta a una stimolazione antigenica(➔ immunità): la figura cellulare finale della serie di trasformazioni a cui va incontro il linfocita B è la plasmacellula in grado di secernere gli anticorpi maturi, che rappresentano le ... autoimmunità Reazione immunitaria dell’organismo verso propri componenti a causa della perdita della tolleranza immunitaria naturale; ciò può accadere a causa della cessazione della repressione che impedisce alle cellule immunocompetenti di reagire contro componenti dello stesso organismo o a causa di alterazioni ... autoanticorpo Anticorpo in grado di riconoscere un antigene dello stesso organismo. Si forma in corso di malattie autoimmuni per smascheramento di antigeni intracellulari (criptici) o per reattività crociata di un antigene esterno con un autoantigene (fenomeno del mimetismo molecolare). Raramente dotati di capacità ... allergia Termine, coniato nel 1904 da C. von Pirquet, designante qualunque alterazione acquisita del modo di reagire di un organismo animale a sostanze eterogenee (microrganismi, tossine, corpi proteici o di altra natura), venute a contatto con i tessuti e con le quali, in precedenza, l’organismo stesso abbia ...
Tag
  • RISPOSTA IMMUNITARIA UMORALE
  • MUCOPOLISACCARIDICHE
  • MALATTIE AUTOIMMUNI
  • MEMBRANE CELLULARI
  • GRUPPI SANGUIGNI
Altri risultati per antigene
  • antigene
    Enciclopedia on line
    Qualsiasi sostanza capace di indurre una specifica reazione immunologica, umorale o cellulare (➔ immunità). La specificità immunologica di un a. dipende da un particolare sito della sua superficie denominato epitopo o determinante antigenico; ogni a. ne può avere più di uno, identici fra loro o differenti. ...
  • antigene
    Enciclopedia della Scienza e della Tecnica (2008)
    Qualsiasi sostanza estranea che, introdotta in un organismo, è in grado di provocare la formazione di anticorpi e di reagire in modo specifico con essi inducendo una risposta immunitaria. Gli antigeni in genere sono molecole complesse ad alto peso molecolare (maggiore di 10.000 dalton), spesso proteine ...
  • Antigene
    Universo del Corpo (1999)
    Patrizia Vernole Viene definita antigene qualsiasi sostanza estranea che introdotta in un organismo sia capace di provocare la formazione di anticorpi e di reagire in modo specifico con essi inducendo una risposta immunitaria (v. immunità). Gli antigeni in genere sono molecole complesse ad alto peso ...
  • ANTIGENE
    Enciclopedia Italiana - II Appendice (1948)
    Sulla natura degli antìgeni - di quelle sostanze cioè capaci, una volta introdotte per via parenterale (cioè eludendo la via digestiva) in organismi per i quali sono eterogenee, di stimolare questi organismi a produrre sostanze antagoniste dette anticorpi (v. III, p. 471, ed in questa App.) - si può ...
  • ANTIGENE
    Enciclopedia Italiana (1929)
    Si dice che una sostanza ha proprietà antigene, o è antigene, quando, essendo introdotta in un organismo animale per via paraenterica o parenterale (cioè per via extraintestinale, in modo da evitare le trasformazioni digestive gastroenteriche), l'organismo inoculato reagisce sviluppando nel proprio ...
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Vocabolario
antìgene
antigene antìgene (meno com. antigène) s. m. e agg. [comp. di anti(corpo) e -gene]. – 1. s. m. In immunologia, ogni sostanza (di natura batterica, virale, enzimatica, terapeutica, ecc., a struttura proteica o comunque a molecola complessa)...
antigènico
antigenico antigènico agg. [der. di antigene s. m.] (pl. m. -ci). – In immunologia, di o dell’antigene, relativo ad antigene: proprietà antigeniche; determinante antigenico, il sito della superficie di un antigene responsabile della produzione...
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