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ANTIDETONANTI

di Giorgio Roberti - Enciclopedia Italiana - II Appendice (1948)
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ANTIDETONANTI (III, p. 477)

Giorgio Roberti

Tra gli antidetonanti che sono stati sperimentati il piombotetraetile, (C2H5)4 d Pb, è l'unico che ha oggi una importanza commerciale nel mondo intero (v. anche carburante, App. I, p. 361). A 25 anni dall'inizio della produzione industriale (settembre 1923) i fluidi a base di piombotetraetile sono impiegati in tutti i paesi per aumentare il potere antidetonante delle benzine avio ed auto, essendosi riconosciuti infondati i timori che provenivano dalla sua velenosità. In Italia il consumo di piombotetraetile è valutato oggi a circa 1 t./giorno. Nelle benzine auto si tende a non superare la percentuale di 0,3‰ (in volume), nelle benzine avio 0,8‰. Tuttavia, durante la seconda Guerra mondiale i limiti sono stati spostati rispettivamente a 0,79‰ e 1,21‰ nei carburanti usati negli eserciti anglo-americani.

I fluidi etilici hanno composizioni varie, contengono generalmente circa il 60% in volume di piombotetraetile e circa il 40% di bromuro di etilene, o un miscuglio di bromuro e cloruro di etilene, per assicurare l'espulsione del piombo dalla camera di combustione sotto forma di alogenuro volatile.

Il piombotetraetile si prepara per azione del cloruro di etilene sulla lega piombo-sodio.

È importante che il tenore in sodio non superi quello corrispondente alla formula PbNa e che la lega sia finemente suddivisa. La reazione, che si può scrivere:

viene fatta avvenire in autoclave munito di un buon agitatore, allo scopo di assicurare un contatto intimo tra i reagenti; successivamente, in un refrigerante a ricadere e in un condensatore.

La reazione si inizia riscaldando a 35°; ha luogo con sviluppo di calore tanto che occorre raffreddare per impedire che la temperatura salga al di sopra del valore optimum, che è tra 60° e 70°; alla fine della reazione si lascia che il termometro tocchi i 100°. Il cloruro di etile che durante la reazione distilla inalterato viene condensato e rimandato nell'autoclave. A reazione terminata (occorrono da due a sei ore) si distilla il piombotetraetile in corrente di vapore.

È noto che la suscettibilità di una benzina al piombotetraetile, cioè l'aumento di numero di ottano in funzione dell'aggiunta di piombotetraetile, varia da carburante a carburante; inoltre l'aumento del numero di ottano riferito all'aggiunta di piombotetraetile va diminuendo di mano in mano che cresce il tenore di piombotetraetile, fino ad annullarsi.

Nella figura è riportato un nomogramma che permette di determinare tutta la curva numero di ottano -% di piombotetraetile in base ad una sola determinazione di numero dell'ottano delle benzine con un certo tenore di piombotetraetile.

Qualche importanza hanno avuto, durante la seconda Guerra mondiale, come antidetonanti, l'anilina e i suoi omologhi e derivati.

Prima della guerra era stato preconizzato, in America, l'uso dell'anilol, miscuglio d'alcool e olio di anilina, come carburante sussidiario, da iniettarsi nei cilindri dei motori d'aeroplano per ottenere un aumento di potenza al decollo. Durante la guerra in Italia è stata sperimentata la metil-anilina, e in America sono state usate le xilidine (ottenute per idrogenazione ad alta pressione dei nitroxiloli) per trasformare in benzine avio (cioè a numero di ottano 73, senza piombotetraetile; v. App. I, p. 360) benzine a numero di ottano troppo basso.

Bibl.: P. H. Groggins, Unit Processes in Organic Synthesis, New York 1947; L. E. Hebl, T. B. Rendel e S. L. Garton, in Ind. Eng. Chem., XXXI (1939), p. 862.

Vedi anche
refrigerante Fluido che in un'apparecchiatura di scambio termico, riscaldandosi, sottrae calore a un altro fluido in modo da raffreddarlo, spesso al di sotto della temperatura dell'ambiente esterno, oppure provoca un cambiamento di stato (condensazione di un vapore). carburanti Combustibili capaci di formare una miscela infiammabile con l'aria o altro gas comburente; più in generale, tutti i combustibili usati per alimentare motori a combustione interna ad accensione comandata (o a scoppio) e motori Diesel (o ad accensione spontanea), turbine a gas. Carburanti per motori ad ... miscela In chimica, aggregato (detto anche miscuglio) di due o più sostanze (componenti della m.) mescolate tra loro, la cui composizione può variare in un intervallo ampio e nel quale ogni componente conserva le sue proprietà chimiche essenziali; ne consegue che le interazioni chimiche tra i componenti di una ... volatilità chimica e fisica Tendenza di sostanze liquide e solide a passare allo stato di vapore. In senso più specifico, con riferimento agli equilibri liquido-vapore di sistemi multicomponenti, la v. del generico componente i è definita dal rapporto di equilibrio Ki=yi/xi, dove yi e xi sono le frazioni molari ...
Tag
  • SECONDA GUERRA MONDIALE
  • CLORURO DI ETILE
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Altri risultati per ANTIDETONANTI
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    Enciclopedia on line
    Sostanze di varia composizione che, aggiunte in piccola percentuale a un carburante per motore a scoppio, permettono di evitare la detonazione delle miscele all’interno del motore, consentendo così rapporti di compressione più elevati. L’a. più usato è il piombo tetraetile, Pb(C2H5)4, che si aggiunge ...
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    Enciclopedia Italiana (1929)
    L'automobile ha acquistato il netto carattere di veicolo utilitario: occorre quindi cercare ogni mezzo per ridurne il costo d'esercizio, e quindi, fra l'altro, per ridurre il consumo del carburante. Per ragioni analoghe e per altre ancora (aumenti delle distanze percorribili, aumento del carico utile ...
Vocabolario
antidetonante
antidetonante agg. e s. m. [comp. di anti-1 e detonante, part. pres. di detonare]. – Sostanza di varia composizione che, aggiunta in piccola percentuale a un carburante per motore a scoppio, permette di evitare la detonazione delle miscele...
triptano
triptano s. m. [comp. di tri- e eptano]. – Composto organico, idrocarburo saturo a catena ramificata, di formula C7H16, dotato di elevate proprietà antidetonanti.
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