• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

antidepressivo

di Paolo Tucci - Dizionario di Medicina (2010)
  • Condividi

antidepressivo

Paolo Tucci

Farmaco in grado di migliorare la patologia depressiva. Le molecole in grado di svolgere questa azione si suddividono a seconda del bersaglio biochimico su cui intervengono. Viene considerato a. anche l’estratto di Hypericum perforatum L., anche se l’efficacia non è stata completamente dimostrata. In alcuni casi viene utilizzato il triptofano (precursore della biosintesi della serotonina). Altre molecole utilizzate con effetto a. sono la duloxetina (adoperata anche nell’incontinenza urinaria) e il flupentixolo (usato come antipsicotico).

Meccanismo d’azione

Il meccanismo con cui tali farmaci inducono l’effetto a. non è stato ancora chiarito del tutto. Sembra che il blocco dei diversi bersagli biochimici produca la liberazione di fattori neurotrofici, come il BDNF (Brain-Derived Neurotrophic Factor), che rimodellano le sinapsi cerebrali, ripristinando quelle connessioni alterate che sarebbero alla base dello sviluppo della depressione. La risposta terapeutica si manifesta dopo 4÷12 settimane dall’inizio della terapia, la remissione avviene dopo circa 4÷8 mesi, la guarigione si verifica dopo circa un anno. I casi di insuccesso e di ricadute sono però frequenti.

Effetti indesiderati

Gli effetti indesiderati variano a seconda della classe. Gli IMAO possono provocare soprattutto ipotensione e, se associati con alcuni alimenti ricchi in tiramina (formaggi, vini rossi, patate, tonno, salsa di soia), crisi ipertensive potenzialmente fatali. Gli NSRI possono provocare aritmie cardiache, ipotensione, secchezza delle fauci. Gli SSRI possono causare la sindrome serotoninergica, caratterizzata da rigidità muscolare, tremori, agitazione, ipertermia e morte. Questi effetti avversi si verificano più frequentemente nel corso delle prime settimane di terapia. Tutti gli a. citati possono inoltre indurre una riduzione della concentrazione del sodio (specialmente SSRI) ed il loro uso è stato associato ad un aumento di comportamenti suicidari. Il bupropione può indurre crisi epilettiche e attualmente non è più utilizzato come a. ma soltanto nella terapia del tabagismo.

La sindrome da sospensione


Vedi anche
elettroshock In psichiatria, intervento che consiste nella provocazione di un accesso convulsivo epilettico per mezzo di una scarica di corrente alternata che viene fatta passare tra due elettrodi applicati alle tempie. Ideato da U. Cerletti, che lo realizzò in collaborazione con L. Bini (1938), venne utilizzato ... benzodiazepina Composto chimico, C9H8N2; dall’isomero 1-4, di struttura  formula derivano diversi composti, caratterizzati dalla presenza di un terzo anello benzenico, dotati di proprietà tranquillanti e talora miorilassanti e anche ipnoinducenti. A tali composti, classificati come ansiolitici, appartengono il clordiazepossido, ... malattìa mentale Sindrome o modalità comportamentale o psicologica, clinicamente significativa, associata a un malessere o a una menomazione, da considerarsi manifestazione di una disfunzione comportamentale, psicologica o biologica della persona. Non esiste una definizione soddisfacente che specifichi i confini precisi ... diazepam Composto chimico, C16H13ClN2O, prototipo del gruppo delle benzodiazepine, polvere bianca scarsamente solubile in acqua. Noto con il nome commerciale di valium, è stato introdotto in terapia negli anni 1960 come tranquillante, ansiolitico, ipnoinducente. Anche se relativamente atossico, il suo uso prolungato ...
Tag
  • SECCHEZZA DELLE FAUCI
  • HYPERICUM PERFORATUM
  • ARITMIE CARDIACHE
  • CRISI EPILETTICHE
  • IPOTENSIONE
Altri risultati per antidepressivo
  • psicofarmaco
    Dizionario di Medicina (2010)
    Farmaco capace di influenzare l’attività psichica, usato per la terapia delle malattie del sistema nervoso centrale. Gli p. costituiscono circa il 10% delle prescrizioni farmacologiche; essi vengono normalmente classificati in base al loro effetto terapeutico. Le classi più importanti sono: gli antidepressivi, ...
  • psicofàrmaci
    Enciclopedia on line
    psicofàrmaci Gruppo di farmaci capaci d'influenzare l'attività psichica, normale e patologica. Sono sostanze difficilmente classificabili, perché a somiglianza di struttura molecolare e di effetti d'ordine neurologico possono corrispondere proprietà terapeutiche differenti. In base alle esigenze clinico-terapeutiche ...
  • psicofarmaci
    Enciclopedia dei ragazzi (2006)
    Gaetano Di Chiara Farmaci per la mente Gli psicofarmaci sono sostanze chimiche che modificano le funzioni della mente e il comportamento. La scoperta di certi psicofarmaci ha rivoluzionato la cura delle malattie mentali. Tuttavia, nella categoria degli psicofarmaci rientrano anche farmaci come l’eroina, ...
  • Psicofarmaci
    Universo del Corpo (2000)
    Francesco Clementi Gli psicofarmaci, o farmaci psicotropi, sono una famiglia di sostanze assai importanti, con molte azioni a livello del sistema nervoso, alcune delle quali vengono sfruttate positivamente per la terapia delle malattie psichiatriche; anche se non risolvono e non esauriscono il problema ...
  • PSICOFARMACI
    Enciclopedia Italiana - III Appendice (1961)
    Pietro DI MATTEI . Con tale qualifica, ed ancora con numerosissime altre, più o meno comprensive ed allusive (farmaci psicoattivi, psicoplegici, atarassici, antifobici, tranquillanti, ecc.), si intendono oggi numerose sostanze di origine naturale o artificiale, capaci di modificare in vario senso e ...
Mostra altri risultati
Vocabolario
antidepressivo
antidepressivo agg. e s. m. [comp. di anti-1 e depressivo]. – Farmaci a., o assol. antidepressivi, sostanze, di diversa composizione chimica, aventi l’effetto di stimolare il sistema nervoso centrale, e indicate perciò nella cura delle...
pròżac
prozac pròżac s. m. – Nome commerciale (propr. marchio registrato) di un noto farmaco antidepressivo, che cura gli scompensi dell’umore intervendo sugli squilibrî chimici cerebrali che ne sono i più diretti responsabili.
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali