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anticorpo monoclonale

di Massimo Breccia - Enciclopedia della Scienza e della Tecnica (2008)
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anticorpo monoclonale

Massimo Breccia

Anticorpo dotato di un’alta specificità verso un determinato antigene e costruito attraverso tecniche di ingegneria genetica. Le cellule che producono gli anticorpi o Ab (antibody) monoclonali si chiamano ibridomi, frutto della fusione in vitro di due cellule: una cellula tumorale con capacità di crescere in maniera illimitata e una cellula che conferisce la specificità verso l’antigene (clone cellulare). Il primo clone cellulare è stato creato in laboratorio nel 1975, fondendo linfociti con cellule di mieloma. Gli anticorpi monoclonali sono in grado di arrivare direttamente al bersaglio e il loro utilizzo ha rivoluzionato l’approccio terapeutico verso un numero sempre maggiore di patologie, in particolare creando farmaci anti tumorali mirati (immuno farmaci) in grado di arrivare selettivamente sulle cellule maligne senza portare conseguenze su quelle sane. Ciò è stato reso possibile dalla ricerca oncologica sulla trasduzione del segnale intracellulare, impiegata per la diagnosi, la prognosi e la terapia mirata all’inibizione di funzioni necessarie alla crescita della cellula tumorale. Esempi di immunoterapia associata alla chemioterapia convenzionale nelle malattie ematologiche sono l’impiego di un anticorpo anti-CD20 (Rituximab) nelle patologie linfoproliferative derivanti dai linfociti B e che esprimono l’antigene-CD20 (alcuni linfomi non Hodgkin); l’impiego dell’anticorpo umanizzato anti CD33 nelle leucemie acute mieloidi (in particolare la leucemia acuta promielocitica). Nei tumori solidi, anticorpi monoclonali diretti contro recettori di membrana, come l’anti-HER-2/neu (prodotto del gene c-erb2, Trastuzumab) sono utilizzati nella tera­pia contro il tumore della mammella. Altri esempi si hanno nel campo delle patologie autoimmuni, come l’artrite reumatoide, in cui l’anticorpo monoclonale anti-TNF (citochina Tumor necrosis factor), denominato Infliximab, si lega direttamente alla citochina espressa sulla cellula linfoide, responsabile del processo infiammatorio, con apoptosi della stessa e conseguente riduzione del danno strutturale a livello articolare. Gli anticorpi monoclonali vengono impiegati anche nel campo della diagnostica e della prevenzione, nel campo dell’infettivologia, dove sono importanti per il riconoscimento di agenti patogeni e nel campo dell’immunologia, dove sono state scoperte le cause di alcune patologie, come le immuno-deficienze acquisite o ereditarie.

→ Anticorpi e meccanismi genetici della diversità anticorpale; HIV; Oncologia; Sangue; Xenotrapianti

Vedi anche
ibridoma In biologia, il risultato della fusione, mediante ausilio di un agente chimico o virale, di una linea o clone di cellule (per es., linfociti sensibilizzati da un solo antigene) con una linea cancerosa che presenta il vantaggio di moltiplicarsi indefinitamente. L’ibridoma così ottenuto eredita le informazioni ... cellula biologia Unità morfologica e fisiologica elementare di tutti gli organismi animali e vegetali; questi possono essere costituiti da una o più cellule. Il termine cellula è stato introdotto in biologia nel 1665 da R. Hooke, che per primo osservò le cellula al microscopio; furono poi M. Schleiden e T. Schwann, ... leucemia Affezione del tessuto emopoietico caratterizzata dalla proliferazione anomala della cellula staminale, cioè della cellula non ancora differenziata e con molte potenzialità. 1. Caratteri generali La trasformazione neoplastica della cellula staminale provoca l’alterazione dei meccanismi che ne regolano ... tumore botanica In patologia vegetale, massa di tessuto priva di organizzazione, dovuta a proliferazione cellulare eccitata da qualche stimolo; vi rientrano anche le galle prodotte da insetti in vari organi delle piante (➔ cecidio). I tumore hanno forma e grandezza molto varie, da intumescenze di pochi millimetri ...
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Altri risultati per anticorpo monoclonale
  • monoclonali, anticòrpi
    Enciclopedia on line
    monoclonali, anticòrpi Anticorpi prodotti da cellule ibride, capaci di riprodursi indefinitamente in vitro, appartenenti allo stesso clone e quindi identiche. Le cellule ibride, o ibridomi, si ottengono dalla fusione di una cellula di mieloma di topo con un linfocito di topo previamente immunizzato ...
  • anticorpo monoclonale
    Dizionario di Medicina (2010)
    Paolo Tucci Anticorpi tra loro identici in quanto derivati da cloni originati da un’unica cellula. Sono estremamente specifici nel legare una determinata sequenza (epitopo) presente su un antigene. Tecniche di produzione I linfociti B, in una coltura in vitro, muoiono rapidamente e quindi non possono ...
Vocabolario
monoclonale
monoclonale agg. [comp. di mono- e clone]. – In biologia, che proviene da un unico clone di cellule ed è per questo provvisto di caratteristiche morfologiche, fisiologiche, genetiche, ecc. identiche a quelle delle altre cellule del clone....
anticòrpo
anticorpo anticòrpo s. m. [comp. di anti-1 e corpo]. – In immunologia, molecola proteica (immunoglobulina) che viene prodotta nel corso di una reazione immunitaria e svolge un’azione antagonista verso un antigene precedentemente giunto...
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