ANTICOLI CORRADO (A. T., 24-25-26)
CORRADO Così detto da Corrado di Antiochia, che lo signoreggiò nella seconda metà del sec. XIII e fu capostipite della famiglia che per più secoli ebbe in feudo il paese (l'appellativo lo distingue da Anticoli di Campagna, oggi Fiuggi); paese della provincia di Roma, situato sul pendio occidentale di una collina calcarea (a 512 m. s. m.) che scende sulla sinistra dell'Aniene di fronte a Roviano, lambita alla base da un torrentello, il Fosso della Mola. La posizione sicura, quasi naturalmente fortificata, determinò il primo sorgere del paese, il quale peraltro non ha spazio sufficiente per svilupparsi sulla costa ripida, onde le case, di solito piccole, con scale esterne e finestre bifore, sono quasi sovrapposte l'una all'altra, separate da vie strettissime e in forte pendenza. Perciò Anticoli, di cui si hanno le prime notizie nel sec. IX, ebbe sempre importanza modesta, come mostra il fatto che la sua popolazione, calcolata a 742 ab. nel 1656 e a circa 1000 al principio del sec. XVIII, è ora (1921) di appena 1363 abitanti. Notevole la chiesa di S. Pietro, con pavimento a mosaico.
Il territorio comunale (kmq. 16,3) si può dividere in due parti: quella montuosa, a confine coi territorî di Saracinesco, Rocca Canterano e Marano Equo, sterile, occupata in gran parte da pascoli, e quella pianeggiante, che si stende sul fondovalle percorso dall'Aniene, ed è coltivata, soprattutto a cereali. Nel complesso i seminativi occupano circa un terzo del territorio. Anticoli è servita da una stazione ferroviaria della linea Mandela-Subiaco, cui è legata da una strada che s'innesta alla Via Valeria e traversa l'Aniene su un vecchio ponte, detto Ponte di Anticoli.