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ANTICHI, Prospero, detto il Bresciano

di Antonia Nava Cellini - Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 3 (1961)
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ANTICHI, Prospero, detto il Bresciano

Antonia Nava Cellini

Originario di Brescia, secondo il Baglione, venne a Roma giovinetto sotto il pontificato di Gregorio XIII e si applicò allo studio dell'arte classica e dell'anatomia: di lui si apprezzavano grandi e piccoli modelli anatomici e s'ammiravano bozzetti di piccole figure, atteggiate con "gran disegno e spirito". Fu anche abile nei getti in bronzo e stuccatore.

Nel 1580-81 eseguiva i grandi angeli di stucco, reggenti torcieri, nella Cappella Paolina in Vaticano e, circa lo stesso tempo, lo stemma di Gregorio XIII nella Sala regia. Nell'agosto del 1581, e poi nel 1583 ed '84, era presente a Carrara per compere di marmo. Dopo il 1585 operò al sepolcro del defunto pontefice. Di esso rimane nella navata destra di S. Pietro il prospetto architettonico, che ora accoglie nel semplice sarcofago le ossa di Gregorio XIV, giacché un nuovo e più sontuoso monumento sepolcrale di Gregorio XIII fu rifatto nel 1723 da C. Rusconi. Nelle nicchie del primo prospetto sono, però, ancora visibili i modelli di stucco della Fede e della Giustizia, che non furono mai realizzate dall'A. in marmo o in bronzo, mentre invece non esistono più la figura del papa benedicente, che pure doveva essere solo un grande modeuo, ed altre due figure di Virtù ai suoi piedi. Verso il 1586 lavorava ai quattro leoni araldici in bronzo dorato, che dissimulano i perni sui quali poggia l'obelisco fatto innalzare da Sìsto V in piazza S. Pietro. Nel 1587 venne pagato per il gruppo della Vergine e s. Giuseppe che adorano il Bambino, posto sotto il tabernacolo del SS. Sacramento nella Cappella Sistina in S. Maria Maggiore, "opera accurata e gentile, che deriva effetti pittorici alla lombarda dalle ombre rarefatte del fondo paesistico" (A. Venturi).

Di un altro lavoro, che doveva risultare ancor più importante, l'A. fu incaricato sotto Sisto V: della grande statua di Mosè, da collocarsi nella parte centrale della mostra dell'Acqua Felice a Termini. Se ne ricorda il progetto nel 1587; nel 1588 veniva pagato un acconto all'A. e a Leonardo Sormano, il quale poi ne fu il definitivo esecutore e ricevette anche gli ultimi pagamenti. Anche se va respinto come mvenzione il racconto del Baglione che l'A. si ammalasse e morisse dal dispiacere per aver male calcolato le proporzioni della sgraziata figura, esso pure contiene un nocciolo di verità, essendone senza dubbio l'A. il primo autore. Egli, evidentemente, non era atto alla statuaria di grandi proporzioni, e forse per la medesima ragione toccò al Sormano di ternúnare, sempre sui modelli dell'A., il S. Paolo e forse anche il S. Pietro per la Cappella Sistina in S. Maria Maggiore.

Troviamo infatti l'A. ancor vivo nel 1591, quando eseguì con Pietro Bordone un angelo e lo stemma in rame di Gregorio XIV, da collocarsi in Castel S. Angelo, ed anche nel 1592, quando fece causa ad un certo Orlando Landi, che si era appropriato di parte della cera che gli era servita per i modelli dei leoni dell'obelisco Vaticano. Secondo A. Venturi, l'A. sarebbe morto a Roma nel 1599.

L'ultimo suo lavoro sembra sia stato il modello di un Crocefisso per la chiesa del Gesù, che non fu da lui fuso per la sopravvenuta morte, ma in seguito venne adoperato da Paolo Sanquirico, per il Crocefisso bronzeo della Cappella Sacchetti in S. Giovanni dei Fiorentini. La bellezza di quest'opera, morbida per passaggi chiaroscurali e naturalistica nell'anatomia, testimonierebbe efficacemente dell'eccellenza dell'A. nel modellare (la quale è d'altronde testimoniata anche dal Baglione e dalla fama acquisita presso i contemporanei), e del suo indirizzo stilistico veneto-lombardo.

Fu suo allievo Giovanni Antonio Paracca da Valsolda, e, più che il Valsolda, da lui prese valido impulso l'ottimo stuccatore Ambrogio Buonvicino.

Bibl.: G. Baglione, Le Vite, Roma 1642, pp. 42-44; A. Venturi, Storia dell'Arte Italiana, X, 3, Milano 1937, pp. 574-577; A. Riccoboni, Roma nell'Arte, Roma 1942, pp. 115-117; C. D'Onofrio, Le Fontane di Roma, Roma 1957, pp. 94 s.; R. U. Montini, Le tombe dei Papi, Roma 1957, pp. 337-338 e 348-349; U. Thieme-F. Becker, Allgem. Lexikon der bildenden Künstler, I, p. 555 (con bibliogr.); Enciclopedia Italiana, XXVIII, p. 350.

Vedi anche
Fontana, Domenico Architetto (Melide, Lugano, 1543 - Napoli 1607). Venuto a Roma ventenne, lavorò dapprima come stuccatore, poi (dal 1570) il card. F. Peretti, il futuro Sisto V, lo prese al suo servizio affidandogli l'elaborazione del nuovo piano regolatore di Roma (nell'ambito del quale realizzò nuovi tracciati viarî ... Sangallo, Antonio da, il Giovane Nome con cui è noto l'architetto Antonio di Bartolomeo Cordini (Firenze 1484 - Terni 1546). Formatosi come carpentiere e maestro di legname, seguì gli zii materni Giuliano e Antonio il Vecchio a Roma (1503 circa), dove intraprese studî sull'antico entrando anche a far parte della bottega di Bramante. ... Sisto V papa Felice Peretti (Grottammare 1520 o 1521 - Roma 1590), di umile famiglia, originaria di Montalto Marche, entrò (1534) nell'ordine dei minori conventuali. Addottoratosi in teologia a Fermo nel 1548, fu predicatore e teologo nel suo ordine. A Roma nel 1552, conobbe Michele Ghislieri, il futuro Pio V, che ... Michelàngelo Buonarroti Michelàngelo (o Michelàngiolo; propr. Michelàgnolo) Buonarroti. - Architetto, scultore, pittore, poeta (Caprese, od. Caprese Michelangelo, Arezzo, 1475 - Roma 1564). Culmine della civiltà rinascimentale, celebrato come il massimo genio del suo tempo, ne rappresentò anche la drammatica conclusione. Apprendista ...
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  • PROSPERO Antichi detto Bresciano
    Enciclopedia Italiana (1935)
    Scultore bresciano, operoso a Roma nel sec. XVI, del quale abbiamo notizie fino al 1592. Fu spesso confuso col pittore Prospero Bresciano, attivo a Venezia nel sec. XVI, probabilmente autore dell'incisione con il papa Sisto V inginocchiato, firmata: Prosper de Scavezzi brixiensis inventor 1580. Quasi ...
Vocabolario
bresciano
bresciano agg. e s. m. (f. -a). – Appartenente o relativo alla città lombarda di Brescia, capoluogo di provincia; abitante, originario o nativo di Brescia. Come s. m., e per lo più con iniziale maiuscola, il Bresciano, il territorio della...
pròspero¹
prospero1 pròspero1 agg. [dal lat. prosper o prospĕrus –a -um]. – 1. Che procede nel modo più soddisfacente, apportando benessere, agiatezza e sim.: essere in p. condizioni economiche; un p. commercio; una p. industria, ricca, fiorente;...
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