anticellulare
(anti-cellulare, anti-cellulari), s. m. e agg. Apparecchiatura che impedisce il funzionamento dei telefoni cellulari, ostacolandone la ricezione; a essa relativo; tendente a non far uso del telefono cellulare.
• [tit.] Via a gadget anticellulare [testo] Contro gli squilli sul treno, al ristorante, al cinema arriva l’«anticellulare». Si tratta di un gadget che disabilita i telefonini nel raggio di una decina di metri mandando un segnale radio così potente che li sopraffà e impedisce di comunicare con le torri della telefonia mobile. (Repubblica, 5 novembre 2007, p. 19, Cronaca) • Ecco così l’invito: «Nei venerdì di Quaresima proponiamo un digiuno particolare, rinunciare all’uso degli sms. È solo un segno per ricordare l’importanza di relazioni dirette, uno strumento per sottolineare che i nostri stili di vita hanno ricadute lontano. Le nostre dita sul telefonino contribuiscono a scrivere la storia di milioni di vite in Congo». Ma questo è solo un aspetto del «No sms day», com’è stata chiamata la giornata del fioretto anti-cellulare, dato che «rinunciare all’uso degli sms è anche un segno per ricordare l’importanza delle relazioni dirette». (Franco Giubilei, Stampa, 3 marzo 2009, p. 19, Cronache Italiane) • Il presidente dell’Associazione nazionale dei presidi, Giorgio Rembado, ha scritto al ministro dell’Istruzione, Francesco Profumo, per avere dei radar anti-cellulari e bloccare così i maturandi 2.0, possessori di smartphone collegati a Internet o di validi suggeritori esterni. (Caterina Perniconi, Fatto Quotidiano, 20 giugno 2012, p. 10, Cronache).
- Derivato dal s. m. cellulare con l’aggiunta del prefisso anti-.
- Già attestato nel Corriere della sera del 12 ottobre 1994, p. 11, nella variante grafica anti-cellulari.