anti-toghe
agg. Contrario alle posizioni o all’operato degli appartenenti all’ordine giudiziario.
• Dovrebbe essere modificata la parte della responsabilità diretta dei magistrati: nel testo firmato dal leghista [Gianluca] Pini ci si può avvalere, in caso di errore giudiziario, direttamente contro il giudice e non più nei confronti dello Stato. Anche grazie alla «moral suasion» del Quirinale la misura anti-toghe approvata dal Parlamento verrà cambiata. (Alberto Di Majo, Tempo, 23 febbraio 2012, p. 2, Primo Piano) • Difficili le sfide al Nord. A Brescia la ricandidatura del sindaco uscente Adriano Paroli, del Pdl, è stata l’occasione per il comizio anti-toghe di [Silvio] Berlusconi con tanto di ministri; (Natalia Lombardo, Unità, 19 maggio 2013, p. 6) • Cancellate d’incanto, dissolte in un lampo le facce di piombo, terree e feroci, degli ultras anti-toghe che si spalmarono sulla scalinata di palazzo di Giustizia, sotto la gigantografia di [Giovanni] Falcone e [Paolo] Borsellino, nei giorni in cui la pubblica accusa aveva la voce di Ilda Boccassini. Adesso grida di gioia liberatoria, di «giustizia è fatta» di «ci sono giudici anche a Milano» e non solo a Berlino. (Paolo Graldi, Messaggero, 19 luglio 2014, p. 1, Prima pagina).
- Derivato dal s. f. toga con l’aggiunta del prefisso anti-.
- Già attestato nella Repubblica del 19 giugno 1995, p. 7 (Raimondo Bultrini).
> anti-giudici.