Sociologo inglese (n. Londra 1938), prof. di so ciologia alla Cambridge University (1985-97), dal 1997 è direttore della London school of economics. Studioso di grande prolificità, G. si è dedicato sia alla ricerca empirica sia a quella teorica, con particolare attenzione alle questioni metodologiche della sociologia. Da segnalare i suoi lavori storico-teorici sulle figure più eminenti della sociologia (K. Marx, É. Durkheim e M. Weber) e sull'attualità dei loro contributi. Osservatore attento delle trasformazioni sociali verificatesi in seguito alle modificazioni del mondo produttivo, G. è stato inoltre particolarmente attivo sul piano teorico, elaborando una teoria della spiegazione sociologica (theory of structuration) che, pur non disconoscendo le pressioni normative e strutturali sugli individui, si oppone agli orientamenti olistico-strutturali e attribuisce alle azioni degli individui, e alle motivazioni del loro agire, un ruolo fondamentale nel verificarsi dei fenomeni sociali e nelle spiegazioni che la sociologia è chiamata a darne. Iscritto al Labour party, G., pur non ricoprendo incarichi politici, è tra i collaboratori di T. Blair, e si è intellettualmente impegnato nella proposta di una revisione del welfare State da un punto di vista socialdemocratico. Opere principali: Capitalism and modern social theory (1971; trad. it. 1975); Politics and sociology in the thought of Max Weber (1972); Class structure of the advanced societies (1973; trad. it. 1975); New rules of sociological method (1976; trad. it. 1979); Central problems in social theory (1979); A contemporary critique of historical materialism (1981); The constitution of society. Outline of the theory of structuration (1984; trad. it. 1990); Durkheim (1985; trad. it. 1998); Social theory and modern sociology (1987); The consequences of modernity (1990; trad. it. 1994); Modernity and self-identity (1991; trad. it. Identità e società moderna, 1999); Transformation of intimacy. Sexuality, love, and eroticism in modern society (1992; trad. it. 1995); Beyond left and right. The future of radical pol itics (1994; trad. it. 1997); Politics, sociology, and social theory (1995); In defence of soci ology (1996); Third way. The renewal of social democracy (1999; trad. it. 1999); Runaway world: how globalization is reshaping our lives (1999; trad. it. 2000). Il dibattito per le sue tesi gli ha poi offerto lo spunto per The third way and its critics (2000; trad. it. 2003) e The global third way debate (2001; trad. it. 2004). Tra le sue opere successive occorre citare ha scritto The new egalitarianism (2005); Europe In The Global Age (2007; trad. it. 2007), in cui ha analizzato il modello sociale europeo contestualizzandolo nel più ampio mercato globale e sostenendo la necessità di riforme che promuovano un mutamento profondo del welfare; The politics of climate change (2007; trad. it. 2015), serrata disamina dei luoghi comuni che imperversano imperanti nel dibattito sui temi ambientali; Turbulent and mighty continent. What future for Europe? (2013; trad. it. 2014), in cui indaga a tutto campo cause e possibili soluzioni della crisi sociopolitica del Vecchio Continente.