ANTENORE (᾿Αντήνωρ, Antenor)
Eroe troiano, marito di Teano, sacerdotessa d'Atena, e padre di molti eroi caduti sotto le mura di Troia. È il saggio consigliere dei Troiani ed accompagna Priamo a conchiudere il patto prima del duello fra Paride e Menelao, e poi, violato questo, insiste coi Troiani per la restituzione di Elena. Egli avrebbe ospitato Menelao ed Ulisse quando vennero a chiedere una pacifica restituzione di Elena e, per questo e per la sua giustizia ed imparzialità, fu risparmiato con tutta la famiglia dall'eccidio. Da questa leggenda sorse così l'altra, più tarda, che volle fare di A. un traditore dei proprî concittadini. Dopo la guerra di Troia, la tradizione più nota, accolta poi dai Romani, fa giungere A. attraverso la Tracia e l'Illiria, con gli Eneti, nel Veneto, dove, cacciati gli Euganei, egli fonda Padova.
L'arte antica non ha quasi mai raffigurato Antenore. Egli è rappresentato accanto a Priamo nel vaso François (Firenze, Museo Archeologico). In un vaso pestano di Python è raffigurato un personaggio accanto al quale è scritto il nome di A. ma è difficile dire se sia lo stesso eroe troiano. Nell'Iliupersis dipinta da Polignoto nella Lesche degli Cnidî a Delfi (Paus., x, 26, 8) era rappresentato forse Antenore. Le illustrazioni dell'Iliade Ambrosiana (Cod. 250 inf. della Biblioteca Ambrosiana, Milano) arricchiscono di poco l'iconografia a noi nota di Antenore.
Bibl: G. Oertel, in Roscher, I, cc. 365-367, s. v.; R. Wagner, in Pauly-Wissowa, I, cc. 2351-353, s. v., n. 1; A. Scholtz, De Antenore et de Antenoribus, Breslavia 1911; C. V. A., British Museum, fasc. 3, tav. 1, 2 a e 2 b; E. Loewy, Poliygnot, ein Buch von griechischer Malerei, Vienna 1929, p. 8.