ANTEMIONE ('ανϑεμίων, Anthemion)
Figlio di Difilo, cittadino ateniese che dedicò sull'Acropoli il proprio ritratto, statua a lato del cavallo, per ricordare il suo passaggio dalla classe dei salariati (ϑῆτες) a quella dei cavalieri. Aristotele (Ath. Pol., 7) ricorda il monumento come esistente e ne trascrive l'epigrafe in versi, dicendo antico il dedicante. Le due statue dovrebbero perciò datarsi nel sec. V, dopo la devastazione persiana del 480: con ogni probabilità lo stile era ancora arcaico e la grafia dell'epigrafe certamente anteriore alla riforma d'Euclide (a. 402). Qualche frammento di cavallo marmoreo scavato all'Acropoli può ritenersi dedicato allo stesso modo.
Bibl.: Kirchener, in Pauly-Wissowa, Real-Encyclopädie, I, Stoccarda 1894, col. 2363.