ANTEMIO (Procopius Anthemius)
Imperatore romano d'Occidente dal 467 al 472.
Nato a Costantinopoli, discendente di Procopio, sposò Eufemia, figlia dell'imperatore Marciano, che lo investì del comando di tutte le truppe d'Oriente, carica che mantenne anche dopo la morte del suocero, finché, su richiesta di Ricimero, fu elevato da Leone alla dignità di Cesare e fatto partire con un forte esercito per l'Italia dove fu proclamato Augusto (467). La pace con Ricimero durò poco nonostante A. gli avesse dato in moglie la figlia; Ricimero infatti nel 472 si ribellò e proclamò imperatore Olibrio dopo aver fatto assassinare A. nella chiesa di S. Crisogono a Roma.
Nelle monete, unici documenti a noi noti per la sua iconografia, appare sia la più comune effige di profilo, sia quella frontale con elmo, abbastanza diffusa nella monetazione di questo periodo. Il tipo frontale è talmente poco individuale nella sua stilizzazione che non è il caso di considerarlo per un tentativo di ricostruzione del suo ritratto. Più utili a tal fine le effigi di profilo in cui, per altro, appaiono almeno due tipi iconografici: l'uno con volto piccolo e tondeggiante dal gran naso prominente, labbra grosse e guance piene; l'altro con volto considerevolmente allungato, naso dritto, occhio grande, che sembra subire l'attrazione di altri ritratti imperiali coevi. Si propende quindi per considerare più indicativo il primo tipo. Da notare che nelle monete di A. è introdotto nella coniazione d'Occidente un tipo di diadema e di acconciatura dei capelli caratteristici della monetazione d'Oriente.
Bibl: Cohen, Medailles impériales, VIII, Parigi 1892, p. 230 ss; Pauly-Wissowa, I, 1894, s. v. Anthemius, n. 3; R. Delbrück, Spätantike Kaiserporträts, Berlino 1933, pp. 44, 46, 65, 100; tav. 22, 29.