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ANTEMIO Procopio

di Alberto Olivetti - Enciclopedia Italiana (1929)
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ANTEMIO Procopio ('Ανϑέμιος Προκόπιος, Anthemius Procopius)

Alberto Olivetti

Quintultimo imperatore romano di Occidente. Nacque a Costantinopoli da nobile famiglia: per parte di padre discendeva da Procopio, che nel 365 aveva usurpato il titolo imperiale; il suo nonno materno fu Antemio, prefetto di Costantinopoli (v. sopra).

Egli stesso sposò Eufemia, unica figlia dell'imperatore d'Oriente Marciano, fu console nel 455 ed alla morte del suocero avrebbe potuto aspirare alla successione. Rimase peraltro in buoni rapporti col nuovo imperatore Leone e combatté contro Goti ed Unni.

Nel 467 Ricimero, che da oltre dieci anni spadroneggiava in occidente ed aveva successivamente innalzato e deposto o ucciso tre imperatori, per ottenere l'aiuto della parte orientale dell'impero nella lotta contro Genserico, re dei Vandali, chiese all'imperatore Leone di designare egli stesso il collega per la parte occidentale "dimenticando così le antiche discordie" (Sidonio Apollinare, Panegir. ad Anthemium, v. 478). Fu scelto A. che dovette acconsentire al matrimonio della figlia Alipia con Ricimero e che, venuto in Italia con un forte esercito, fu acclamato Augusto presso Roma il 12 aprile 467.

Nel 468 assunse per le seconda volta la dignità consolare e in tale occasione il poeta Sidonio Apollinare pronunziò un lungo panegirico e ne ebbe in ricompensa l'ufficio di praefectus urbi. A. si dispose a combattere i Vandali, ma la guerra non ebbe esito felice e, per colmo di sventura, il generale Marcellino, che l'imperatore aveva condotto dall'Oriente, quale sicuro appoggio, cadde vittima di una congiura ordita probabilmente da Ricimero. Così tra il suocero e il genero si venne a lotta aperta, e Ricimero con 6000 uomini si stabilì a Milano, pronto a muovere su Roma. La guerra civile, evitata in un primo tempo dall'autorevole intervento di Epifanio, vescovo di Pavia, scoppiò nel 472, quando Ricimero fece eleggere Augusfo Olibrio, che era appoggiato da Genserico. Si venne a battaglia per le vie di Roma: dopo una sconfitta subita di fronte alla Mole Adriana, A. si rifugiò nella chiesa di S. Crisogono in Trastevere, ma fu scoperto e ucciso (11 luglio 472). Così finì questo imperatore, che, per il valore militare, per l'ingegno e per il nobile tentativo di scuotere il giogo barbarico e ripristinare in Occidente l'autorità imperiale, avrebbe meritato sorte migliore.

Bibl.: A. Thierry, Derniers temps de l'empire d'Occident, Parigi 1876, pp. 1-133; G. Cantarelli, Annali d'Italia (n. 455-476), in Studî e documenti di storia e diritto, XVIII (1896); O. Seeck, Geschichte des Untergangs der antiken Welt, VI, Stoccarda 1920, pp. 355-375; H. Bury, History of the later Roman Empire, I, Londra 1923, pp. 314, 335-340.

Vedi anche
Anicio Olìbrio Imperatore romano di Occidente (m. 472 d. C.); patrizio di nobilissima famiglia, sposò Placidia, figlia di Valentiniano III; fu console (464); da Ricimero, che desiderava cattivarsi il favore della corte bizantina, fu nominato imperatore (472) al posto di Antemio, che fu ucciso; morì cinque mesi dop... Valentiniano III imperatore Imperatore romano d'Occidente (Ravenna 419 - Roma 455). Figlio di Costanzo III e Galla Placidia, nel 425 succedette a Onorio. Durante il suo regno il dilagare delle popolazioni barbariche raggiunse l'apice, sancendo il declino dell'Impero. Dopo che ebbe ucciso per invidia Ezio, l'ultimo grande generale ... Leóne I imperatore d'Oriente Successore (n. 411 circa - m. 474) di Marciano, fu elevato al trono (457) col favore del patrizio Flavio Ardabur Aspar (v. Ardabur). Nei rapporti con l'Occidente si ispirò al principio di mantenere l'unità formale dell'impero, assumendo alla morte di Libio Severo (465) la dignità imperiale anche per ... Filostòrgio Storico ecclesiastico (n. Berisso, Cappadocia, 368 circa - m. dopo il 433). A Costantinopoli, dove si recò giovanissimo, visse la maggior parte della sua vita. Amico di Eunomio, appartenne perciò all'ala estrema del partito ariano; scrisse una Historia ecclesiastica (in 12 libri), che giungeva, in continuazione ...
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  • SIDONIO APOLLINARE
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    Imperatore romano d'Occidente dal 467 al 472. Originario di Costantinopoli, combatté contro i Goti e gli Unni; divenuto imperatore per designazionė dell'imperatore d'Oriente, Leone, combatté senza successo i Vandali, quindi, venuto in lotta con Ricimero, fu sconfitto e ucciso. Il figlio omonimo fu nel ...
  • ANTEMIO da Tralle
    Enciclopedia dell' Arte Medievale (1991)
    A. Iacobini Architetto bizantino attivo nella prima metà del sec. 6° a Costantinopoli. Figlio del medico Stefano, A. nacque a Tralle in Asia Minore (od. Aydın in Turchia). Di qui - racconta Agazia Scolastico (Hist., V, 6) - la sua fama di professionista e scienziato si sarebbe diffusa a tal punto che ...
  • ANTEMIO
    Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 3 (1961)
    Paolo Lamma Era figlio del magister militum Procopio e di una figlia del prefetto del pretorio Antemio. Ennodio, nella Vita Epiphani, lo chiama galata, ma la espressione messa in bocca a Ricimero, ormai in urto con l'imperatore, può avere semplicemente un valore di ingiuria proverbiale. Secondo il ...
Vocabolario
antèmio
antemio antèmio s. m. [dal gr. ἀνϑέμιον, der. di ἄνϑος «fiore»]. – In archeologia, motivo decorativo a palmette e fiori di loto, a cespi di acanto, a girali floreali per fregi, acroteri, antefisse, capitelli, sostegni, e anche per opere...
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