ante-crisi
agg. inv. Che precede una crisi, un periodo di crisi.
• C’è una sorta di schizofrenia che caratterizza l’andamento dell’economia meridionale che le impedisce di muoversi all’unisono con le dinamiche del resto del Paese. Mentre in Europa e in Italia il clima economico riprende a colorarsi di toni chiari, tanto da tornare sui livelli ante-crisi, nel Mezzogiorno sembrano accentuarsi le difficoltà ad agganciare la ripresa. (Antonio Corvino, Messaggero, 1° agosto 2010, p. 19, Commenti e Opinioni) • La sostanza economica della crisi sta invece nel fatto che in una banca sempre qualificatasi come «territoriale», in una regione come le Marche che all’ottanta per cento ha un Pil legato all’industria manifatturiera, il 70 per cento degli impieghi era (è) nell’immobiliare, ai valori ante-crisi, di cinque anni fa. (Sergio Luciano, Secolo XIX, 19 ottobre 2013, p. 11, Economia) • Per effetto della crisi c’è un’area «grigia» in difficoltà occupazionale che è cresciuta in modo esponenziale e riguarda 9,3 milioni di persone, il 56,8% in più rispetto al quarto trimestre 2007. Lo rileva l’associazione Bruno Trentin della Cgil che nel monitoraggio relativo all’ultimo trimestre del 2013 sottolinea come si sia toccato «il punto più alto dall’inizio delle rilevazioni», evidenziando che rispetto alla fase ante-crisi si registrano 3 milioni e 370mila persone in più. (Sole 24 Ore, 1° giugno 2014, p. 3).
- Derivato dal s. f. crisi con l’aggiunta del prefisso ante-.
- Già attestato nella Stampa del 1° gennaio 1932, p. 4 (L. M.).