ANSELMO di Laon (Anselmus Laudunensis o scholasticus)
Nato verso la metà del sec. XI, dopo avere studiato nell'abbazia di Bec, in Normandia, mentre S. Anselmo vi era priore e maestro, incominciò, a fianco di Guglielmo di Champeaux, a insegnare in Parigi: inizio questo della celebre università. Più tardi, verso la fine del secolo, fu a capo, con suo fratello Radulfo, della scuola teologica di Laon, che la sua opera d'insegnante, famoso specialmente quale esegeta, rese presto assai fiorente. Vi si recò anche Abelardo; ma il temperamento ardentemente speculativo di lui, male adattandosi all'indirizzo strettamente esegetico dato da Anselmo al suo insegnamento, lo portò presto ad abbandonare il maestro ("fico sterile", com'egli lo chiamò), più erudito che vero filosofo, dopo essersi messo a commentare per suo conto Ezechiele nella stessa scuola.
Alla morte di Enguerrand di Coucy, vescovo di Laon, Anselmo fu l'anima della lotta impegnata contro il successore Gaudry e l'ispiratore delle riforme di Bartolomeo de Jura, eletto alla morte di Gaudry (1113), trucidato dal popolo. Anselmo rifiutò a più riprese il vescovato e rimase sulla sua cattedra fino alla morte (1117). Le sue opere più notevoli sono un commento all'intera Bibbia latina, Glossa interlinearis in universum Testamentum (Basilea 1502 e 1508; Anversa 1634, e in Patrol. Lat., CLXII, col. 1187 segg.), e le Sententiae seu flores sententiarum, brevi risposte a quesiti teologici e giuridici, di grande importanza per la storia del metodo scolastico come una delle prime collezioni del genere, che servì di modello anche ad Abelardo. Scrisse poi delle Epistolae, delle Omelie, e delle Enarrationes sul Cantico dei cantici, su Matteo e sull'Apocalisse: queste ultime pubblicate fra le opere di S. Anselmo d'Aosta.
Bibl.: G. Lefèvre, De Ans. Laud. schol., Evreux 1894; id., Ans. Laud. et Radulfi... esntentias excerptas edidit G. L., ivi 1894; M. Grabmann, Geschichte der scholast. Methode, II, Friburgo in B. 1911, p. 136 segg.; J. de Ghellink, Le mouvement théologique du XIIe siècle, Parigi 1914; F. Bliemetzrieder, A. von L. systematische Sentenzen, voll. 2 (testo e commento), Münster 1919.