Scrittore catalano (isola di Maiorca 1352 - Tunisi 1432 circa); francescano, studiò anche a Bologna e attinse largamente alla cultura italiana. Passò (1387) a Tunisi, dove si convertì all'islamismo e ricoprì varî incarichi, tra cui quello di direttore delle dogane, interprete (targiumān), tesoriere e infine (1395) intendente del re Abū Fāris ῾Azīz, assumendo il nome arabo di ῾Abd Allāh at-Targiumān. Scrisse tra l'altro, in catalano, un Llibre de bons amonestaments (1397), le Profecíes (1404), di tema astrologico, La disputa dell'asino (nota attraverso trad. francesi) costruita secondo gli schemi di un antico apologo arabo; in arabo, un'apologia della religione musulmana nei riguardi di quella cattolica Tuḥfat al-arīb fēradd ῾alā ahl as-Ṣalīb ("Dono del dotto a confutazione dei seguaci della croce", 1420), nella quale è anche inclusa la sua autobiografia. Contribuì a diffondere nel mondo islamico la conoscenza di opere latine, spagnole e italiane, in pari tempo traducendo e divulgando opere arabe.