Pittore (Spira 1829 - Venezia 1880); nipote di Paul Johann Anselm. Studiò a Düsseldorf, Monaco e Parigi, dove conobbe G. Courbet, fu allievo di Th. Couture, e dipinse alcuni quadri storici (La morte dell'Aretino, 1854); fu poi a Venezia (1855) e a Roma (1856-73). Ispirandosi all'antichità classica, la interpretò romanticamente. Amico di A. Böcklin, diversamente da lui non conobbe mai il successo; chiamato all'Accademia di Vienna (1873), non poté rimanervi a lungo per le opposizioni incontratevi. Le sue opere (grandi composizioni su temi classici - Medea, Il convito di Platone, La battaglia delle Amazzoni - o figure solennemente drappeggiate in attitudini tragiche o nostalgiche, Ifigenia), sono il prodotto di un'appassionata volontà di fare una pittura carica di pensiero e di sentimento, com'è anche documentato dai suoi scritti, letterariamente notevolissimi.