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CEBÀ, Ansaldo

di Antonio Belloni - Enciclopedia Italiana (1931)
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CEBÀ, Ansaldo

Antonio Belloni

Nato a Genova nel 1565 ed ivi morto nel 1623. Fu all'università di Padova, sotto Sperone Speroni e Giason di Nores, approfondendosi specialmente nella lingua greca, tanto da potere poi tradurre e commentare assai bene i Caratteri di Teofrasto. Tornato in patria nel 1591, fu accolto nell'Accademia degli Addormentati. Amò Aurelia Spinola e per lei dettò le rime uscite a Padova nel 1596, poi Geronima Di Negro; ma, essendosi costei fatta monaca, si pentì dei trascorsi giovanili e diede alle sue liriche (pubblicate nel 1611) tutt'altro indirizzo. Le poesie di questo secondo periodo hanno pertanto carattere gnomico, eroico, sacro, comprese le canzonette imitate dal Ronsard (che il C. imitò anche scrivendo in francese); ma le buone intenzioni morali sono in gran parte frustrate dalla forma inelegante e fiacca. Compose due poemi eroici d'argomento sacro, Ester (Genova 1615) e Lazzaro il mendico (Genova 1614); ma il C. non aveva nessuna di quelle attitudini che egli stesso nel dialogo Il Gonzaga ovvero del poema eroico (Genova 1631) dice necessarie al poeta epico.

Bibl.: G. B. Spotorno, Elogi di Liguri illustri, Genova 1846, II, p. 65 segg.; id., Storia letteraria della Liguria, Genova 1824-26; III, pp. 83, 210; IV, pp. 119, 124, 130, 135; P. Restogno, Di un lettearto genovese del sec. XVII e sue opere, Sampierdarena 1906.

Vedi anche
Bernardo Castèllo Pittore (Genova 1557 - ivi 1629). Allievo di L. Cambiaso, rimase di fondo fedele al suo stile, nonostante i contatti che ebbe con l'ambiente artistico romano. Eseguì affreschi e dipinti di soggetto storico e religioso. Fu amico di poeti e letterati quali G. Chiabrera, G. B. Marino e T. Tasso, di cui ... Marino, Giambattista Poeta (Napoli 1569 - ivi 1625). Avviato alla giurisprudenza, si diede invece alla poesia e con tale successo che, cacciato di casa dal padre per la sua vita sregolata, trovò subito mecenati tra letterati e signori. Nel 1598 fu imprigionato per aver aiutato un amico nel ratto di una fanciulla; liberato, ... Carlo Emanuèle I duca di Savoia Figlio (Rivoli 1562 - Savigliano 1630) di Emanuele Filiberto e di Margherita di Valois, divenuto duca nel 1580, in politica interna seguì e sviluppò l'indirizzo paterno e governò con mitezza, favorendo gli studî, promuovendo lo sviluppo del commercio e dell'industria, rafforzando la milizia, trasformando ... Galilèi, Galileo Fisico e filosofo della natura (Pisa 1564 - Arcetri 1642). Figlio maggiore di Vincenzo, musicista e teorico della musica e di Giulia Ammannati, trascorse la sua infanzia tra Pisa e Firenze (dal 1574). Il 5 settembre 1580 (1581 secondo il calendario pisano) fu immatricolato fra gli "scolari artisti" all'ateneo ...
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    Enciclopedia on line
    Poeta (Genova 1565 - ivi 1623). Visse dapprima a Padova, da dove nel 1591 passò a Genova. Innamorato di Aurelia Spinola, morta nel 1596, le dedicò la sua raccolta di Rime del 1601; s'innamorò poi di una certa Geronima di Negro che si fece suora. Passò allora alla poesia gnomica, eroica e sacra, anche ...
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    Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 23 (1979)
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