VIVANTI, Annie
Scrittrice, nata a Londra nel 1868, dal patriota Anselmo e da madre tedesca. Studiò canto in Italia ed esordì nel teatro a New York. Nel 1902 sposò John Chartres, patriota irlandese; abbandonato il teatro, viaggiò in Europa, Africa e America, propugnando la creazione dello Stato Libero d'Irlanda e continuando la propria attivita letteraria, iniziata col volume Lyrica (Milano 1890) che ebbe l'onore di una prefazione del Carducci, mediante collaborazioni a riviste italiane e straniere e con opere nelle diverse lingue di cui ella è in possesso. La sua produzione artistica trovò tuttavia espressione maggiore in italiano.
Dopo il successo delle prime liriche, la V. si cimentò con altri generi (Marion, artista di caffè concerto, romanzo, Milano 1891; La rosa azzurra, dramma, rappresentato nel 1900), finché prevalse la narrazione e, all'infuori di due drammi (L'invasore, Milano 1916; Le bocche inutili, ivi 1918), il resto della sua opera è formato da romanzi e raccolte di novelle: I divoratori (Milano 1911); Circe (ivi 1911); Vae victis! (ivi 1917); Naja tripudians (Firenze 1921); Gioia! (ivi 1921); Sorella di Messalina (Torino 1922); Perdonate Eglantina! (Milano 1926); Mea culpa! (ivi 1927). Tuttavia, il temperamento della V. rimase essenzialmente lirico: anche i suoi romanzi sono autobiografia più o meno travestita. Un'organica visione della vita è in lei sostituita da esperienza umana sentita soprattutto nel suo aspetto romantico di forti contrasti e di passionalità. Oltre alle opere citate, si ricordano due volumi di prose e d'impressioni: Zingaresca (Milano 1918); Terra di Cleopatra (ivi 1925), e una "favola candida per bambini" Sua Altezza! (Firenze 1923).