Ecclesiastico fiorentino (m. Roma 1601); visse a lungo in Francia, dove fu elemosiniere di Caterina de' Medici; ambasciatore di Carlo IX al papa e al re di Spagna, poi (1569) vescovo di Carcassona; rientrato in Italia, fu legato pontificio di Bologna e di Ancona e governatore di Roma. Nipote di Giovanni Della Casa, a lui si finge rivolto il discorso del celebre Galateo.