RANUZZI, Annibale
Uomo politico e scrittore, nato a Bologna il 29 febbraio 1810, ivi morto l'11 agosto 1866. Di tendenze neoguelfe, fu amico di M. Minghetti, prese parte ai moti bolognesi del 1848-49, poi fu intermediario tra i liberali-moderati bolognesi e i piemontesi; nel 1859, dopo che gli Austriaci ritirarono i presidî dalle terre papali, fu il primo intendente della provincia bolognese e la resse fino all'elezione dei deputati nel parlamento del regno d'Italia, poi proseguì nella carriera prefettizia. Il R., autore di apprezzati scritti di economia e di agraria, fu soprattutto un cultore degli studî geografici, in relazione con tutti i maggiori geografi italiani del tempo. Nel 184.0 pubblicò un Saggio di geografia pura (geografia fisica) di valore soprattutto metodico, cui seguirono altri scritti minori; nel 1844 iniziò la pubblicazione di un Annuario geografico italiano, raccogliendovi contributi di tutti i più autorevoli geografi delle varie parti d'Italia e fondò un Ufficio di corrispondenza geografica, che doveva essere il germe di una società geografica italiana. Ma per questa idea, che ebbe pur larghi consensi, i tempi non erano maturi; quanto all'Annuario, se ne pubblicarono due volumi (1845 e 1846); il terzo, in parte già preparato, non poté venire in luce anche a causa degli avvenimenti politici.
Bibl.: E. Ranuzzi Cenami, Il conte A. R., Firenze 1829; Giov. Natali, Un geografo bolognese: il conte A. R., Forlì 1917.