FONTANA, Annibale
Scultore, nato a Milano nel 1540, morto ivi nel 1587. Rappresentante significativo, nella storia della scultura lombarda del'500, della maniera michelangiolesca, emerge per la forza e la maestà delle sue opere. Il suo nome è legato soprattutto alla decorazione a tutto tondo e ad altorilievo per la facciata dell'Alessi a S. Maria presso San Celso di Milano, dove poi venne sepolto. Gli sono concordemente riconosciuti fra l'altro le statue dei profeti Isaia (1575), Geremia (1575), Zaccaria (1582), i rilievi dell'Adorazione dei pastori (1580), sopra la porta maggiore, e della Presentazione al tempio (1582), sopra la porta minore di destra, ecc. Si specializzò anche nel lavoro in bronzo, nel cesello e incisione su vetro e materie preziose, nell'incisione e conio di medaglie. Gli si attribuiscono i due candelabri di bronzo dell'altare che precede la cappella del Sacramento nella Certosa di Pavia; mentre discordi attribuzioni si riferiscono ad altri candelabri della Certosa e a quelli di S. Fedele di Milano. Non sono da dimenticare, infine, i lavori di oreficeria e incisione, quale la "cassetta Albertina" della Cappella Reale di Monaco, e le medaglie, fra cui quella del pittore e amico Lomazzo.
Bibl.: B. C. K., in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XII, Lipsia 1916 (con la bibl. precedente); S. Vigezzi, La Scultura lombarda nel Cinquecento, Milano 1929, pp. 97-106; E. Kris, Materialien zur Biographie des A. F. und zur Kunsttopographie der Kirche S. Maria presso S. Celso in Mailand, in Mitteil. d. kunsthist. Institutes in Florenz, III (1930), pp. 201-53; E. F. Bange, Eine Bronzestatuette des A. F., in Amtl. Berichte, LII (1931), pp. 50-57.