Stael-Holstein, Anne-Louise-Germaine Necker baronessa di
(nota come Madame de Staël) Scrittrice francese (Parigi 1766-ivi 1817). Figlia del ministro J. Necker, si formò sui principi di Rousseau, al quale consacrò le Lettres sur les ouvrages et le caractère de Jean-Jacques Rousseau (1788), ma anche di Montesquieu e di Condorcet; si dedicò quindi alle dottrine e ai problemi che diverranno propri del Romanticismo, annunciando e promuovendo una letteratura che, fuori degli schemi classici e razionalistici, interpretasse il libero sentimento individuale. Visse per lunghi periodi nel castello di Coppet, sul lago di Ginevra, raccogliendo intorno a sé un gruppo cosmopolita di letterati e di pensatori. Fra le sue opere: i romanzi Delphine (4 voll., 1802), Corinne, ou l’Italie (2 voll., 1807) e i trattati De la littérature considérée dans ses rapports avec les institutions sociales (2 voll., 1800), dove il rapporto tra società e letteratura è sentito in funzione di concrete esigenze storiche, e De l’Allemagne (3 voll., 1810), tolta dalla circolazione per ordine di Napoleone, che la espulse due volte dalla Francia (1803 e 1810) con l’accusa di fomentare l’opposizione contro di lui. Quest’ultima opera è la più significativa: ebbe vasta risonanza europea e può essere considerata uno dei primi «manifesti» del Romanticismo francese. Di grande importanza anche le sue Considérations sur la Révolution française (3 voll., postumi, 1818). In piena consonanza con Benjamin Constant (di cui fu compagna), Madame de S., di orientamento girondino, approvò la prima fase della Rivoluzione (1789-91), e condannò la seconda fase terroristico-giacobina, come deviazione e tradimento dei genuini ideali rivoluzionari. Il modello politico al quale ella si ispirava era la monarchia costituzionale inglese.