ANNABERG (A. T., 53-54-55)
Città della Sassonia, capoluogo di circondario, nell'Erz-Gebirge, a breve distanza dal confine con la Cecoslovacchia. È situata a 539 m. s. m. ed ha (1925) 18.150 abitanti. Fu fondata, nel 1496, dal duca Giorgio der Bärtige (il Barbato) della casa Vettin, che vi dominava dal principio del'400. Era una regione già abitata da tribù slave; ma fin dal sec. XII le sue ricchezze minerarie avevano cominciato ad attirarvi popolazioni di stirpe germanica. Alla nuova città fu concesso il privilegio perpetuo di servirsi, per coniar moneta, dell'argento delle sue miniere. Per iniziativa del duca Enrico il Pio (Heinrich der Fromme), verso il 1540, il culto cattolico fu cambiato in quello della chiesa luterana. Le miniere d'argento erano e rimasero per un pezzo la principal fonte di ricchezza della città. Dal 1571 in poi se ne aggiunse un'altra: l'industria del tombolo, introdotta da una patrizia del luogo, Barbara Uttmann. Ma Annaberg ebbe molto a soffrire, prima per un incendio che nel 1604 la incenerì, poi per la guerra dei Trent'anni, per quella Nordica e, infine, per quella dei Sette anni. Possiede alcuni edifici notevoli: nel 1499, forse Peter von Pirna iniziò la chiesa di S. Anna, continuata poi da Jacob von Schweinfurth, dal 1515 al 1520; edificio basilicale a tre navate, uno dei più importanti del tipo. Lavorarono alla costruzione del soffitto Bartel von Durbach e Konrad von Buttigen; la decorazione architettonica, di tardo stile gotico, è assai complessa; sono da notarsi inoltre il bel portale (1512), l'ornamentazione plastica, e qualche quadro d'altare della prima metà del'500. Il palazzo comunale, eretto fra il 1535 e il 1538, fu riedificato quasi per intero nel 1751.
Bibl.: M. Grohmann, Das Oberzgebirge und seine Hauptstat Annaberg, Annaberg 1892; id., Festschrift zur 400-jährigen Jubelfeier der Stadt Annaberg, Annaberg 1896; C. Gurlitt, Kunst und Künstler am Vorabend der Reformation, Halle 1890; G. Dehio, Handbuch d. deutsch. Kunstdenkmäler, Berlino 1906-1914.