Scrittrice italiana (Roma 1914 - Rapallo 1998). O. si affidò sempre alle sollecitazioni del mondo esterno, di un realtà con cui si è sentita eternamente «in polemica», in un bisogno estremo di sincerità. Ha oscillato tra l'inchiesta giornalistica e l'invenzione narrativa, rifiutando programmi ideologici o di poetica. Tra le sue opere va ricordato Il porto di Toledo, ampio romanzo che si aggroviglia tra molteplici e contraddittorie dimensioni spazio-temporali, in un gioco tra passato e presente.
Dopo esordi sotto il segno del «realismo magico», alla maniera di Bontempelli, con i racconti Angelici dolori (1937) e L'infanta sepolta (1950), O. deve soprattutto a Vittorini la scoperta della sua vocazione letteraria: la raccolta di racconti, vicini al neorealismo, Il mare non bagna Napoli (1953, premio Viareggio), vide la luce ne «I gettoni» einaudiani. Successivamente pubblicò Silenzio a Milano (1958) per approdare in seguito a una narrativa di tono favoloso e allegorico con L'iguana (1965) e a un intimismo quasi cecoviano con Poveri e semplici (1967), cui seguirono i racconti La luna sul muro (1968) e L'alone grigio (1969). Caratteristica costante della sua narrativa è un intenso autobiografismo lirico, che muovendo da esperienze di vita dure e dolorose esprime l'aspirazione al bene, alla giustizia, all'amore, oscillando tra razionalità ed evasione fantastica spesso spinta fino al barocchismo. Dopo il romanzo Il porto di Toledo (1975), che è tra le sue opere migliori, minor fortuna ebbero Il cappello piumato (1979), Il treno russo (1983) e In sonno e in veglia (1987). Chiusasi in un'esistenza appartata, scandita dagli impegni legati a collaborazioni occasionali e soprattutto alla pubblicazione dei suoi romanzi, negli ultimi anni, specialmente dopo il successo dei romanzi Il cardillo addolorato (1993) e Alonso e i visionari (1996), crebbero intorno alla sua opera il consenso del pubblico e l'interesse degli editori. Alla riedizione dei suoi testi maggiori si accompagnò così la pubblicazione di una raccolta di poesie scritte tra il 1930 e il 1980 (Il mio paese è la notte, 1996) e di una scelta di conversazioni e riflessioni (Corpo celeste, 1997). O. lavorò inoltre alla revisione di uno dei suoi più significativi romanzi, Il porto di Toledo, la cui nuova edizione apparve a pochi giorni dalla morte. Di poco successiva è la pubblicazione di altri testi poetici, che erano stati esclusi dalla precedente raccolta del 1996 (La luna che trascorre, a cura di G. Spagnoletti, 1998). Tra le ultime pubblicazioni, apparse postume, la riedizione (2000) del secondo libro della scrittrice, L'infanta sepolta, la ristampa di due racconti giovanili (1940 e 1941-42) raccolti nel volume Il monaciello di Napoli (2001), che già contengono in nuce l'universo immaginario di Ortese, e l'intenso libro di prose sparse e riflessioni sulle violenze esercitate dagli uomini sugli animali Le Piccole Persone (2016).