animale (agg.)
S'incontra due volte in prosa: in Vn II 5 lo spirito animale, lo quale dimora ne l'alta camera ne la quale tutti li spiriti sensitivi portano le loro percezioni, cioè la facoltà sensitiva che ha la sua sede nel cervello, alla quale affluiscono tutte le sensazioni (cfr. Ugo di San Vittore " Vis animalis est in cerebro et inde vigere facit quinque corporis sensus "); e in Cv IV XXI 9, dove D. cita letteralmente il De Causis di Alberto Magno (II 1 15): " Ogni anima nobile ha tre operazioni, cioè animale, intellettuale e divina ", dove per facoltà a. s'intende la sensitiva.
In poesia a. si trova soltanto in Pd XIII 83 Così fu fatta già la terra degna / di tutta l'animal perfezïone, cioè: la terra, creata direttamente da Dio e quindi perfetta, fu perciò degna di assumere la perfezione umana, quando con essa Dio formò il primo uomo.