carbonica, anidride
Gas incolore e inodore, CO2 (detto anche biossido o, più correttamente, diossido di carbonio), più pesante dell’aria (densità 1,527 rispetto all’aria), facilmente liquefacibile, solubile in acqua, in alcol, ecc. Si trova libera in natura (emanazioni vulcaniche, Grotta del cane di Pozzuoli, aria atmosferica, di cui costituisce lo 0,03%, in volume, ecc.), disciolta nelle acque e combinata (carbonati di calcio, di magnesio, ecc.). Si sviluppa nei processi di fermentazione delle sostanze organiche. L’anidride c. ha particolare importanza nei processi biochimici e fisiologici: viene fissata dalle piante mediante la fotosintesi clorofilliana e impiegata per la sintesi dei glicidi, e dagli organismi animali per formare vari composti organici (per es., basi puriniche e pirimidiniche). Negli animali si forma continuamente anidride carbonica dai processi catabolici che si svolgono nei tessuti; in parte essa viene eliminata con la respirazione e in parte rimane disciolta o combinata nel sangue e nei liquidi organici contribuendo a mantenere costante l’equilibrio acido-base (➔).