ANGIOLIERI, Anglioliero (soprannominato Solafica, per ragioni a noi ignote)
Nacque in Siena nella seconda metà del sec. XII da Iacopo, di nobile famiglia avente casa e torre nel popolo di S. Cristoforo e altra torre, dove si custodivano i prigionieri di guerra del Comune, presso l'ospedale di Monnagnese; nel 1226 lo troviamo, con il siniscalco del Comune, in Volterra e in S. Gimignano per comporre le discordie tra le due città; dall'aprile all'ottobre del 1231 fece parte dei cavalieri inviati alla difesa del contado. Ma, di maggiore importanza della sua partecipazione alla vita comunale, fu la sua vasta attività bancaria che esercitò, nel 1227, in società con Albizzo di Piero, console della Mercanzia, Guido di Piero e Ildebrandino di Conte e, successivamente, con Guido di Piero e Ildebrandino di Guido per i prestiti fatti a Federico II, duca d'Austria, e al proposto di Pavia (di cui ignoriamo il nome); sempre nel 1227 fu partecipe alla costituzione di debito fatta dalla compagnia Cavalcanti-Piccolomini a quella di Fede di Ridolfa; dal 1230 al 1233 fu banchiere del pontefice Gregorio IX e raccoglitore, per la Francia, l'Inghilterra e il Patrimonio, delle decime ecclesiastiche, di cui curava il deposito e la rimessa alla Curia. Nel 1231, trovandosi in Roma, appoggiò il Comune di Siena nella questione con il vescovo di Volterra Pagano degli Ardengheschi, per le miniere di argento di Montieri, avendo acquistato dal Comune i redditi dovuti dal detto vescovo. Nel marzo di tale anno prestò al Comune i denari necessari all'invio di corrieri all'imperatore Federico II e, nel dicembre, lo troviamo preposto, con Uguccione Ysaù e Giliotto Incontri, prestatori e banchieri, al pagamento delle milizie comunali, il che gli permise di far guadagnare alla Biccherna la differenza emergente dal cambio dei denari impiegati in tale operazione. Liquidò il 7 apr. 1233 i conti con la Camera apostolica.
Morì in Siena nell'anno 1236.
Fonti e Bibl.: Arch. di Stato di Siena, Biccherna 1134; AA.II.M.E. I 16, p. 889; G. Astuti, Il Libro dell'entrata e dell'uscita di una compagnia bancaria senese, Torino 1934, pp. 109, 137, 214, 387, 430, 444, 523, 531; D. Bizzarri, Imbreviature notarili senesi, I, Torino 1934, I). 214; II, ibid. 1938, pp. 67, 78, 155; N. Mengozzi, Il Montedei Paschi di Siena, I, Siena, 1891, pp. 13 s.; A. F. Massèra, La patria e la vita di Cecco Angiolieri, in Bullett. senese di storia patria, VIII(1901), pp. 443 s.; A. Segré, Storia del commercio, I, Torino 1923, p. 180; C. Belloni, Dizionario storico dei banchieri italiani, Firenze 1951, p. 18.