ANGIOMA (dal gr. ἀγγεῖον "vaso")
S'intende per angioma un tumore, per lo più congenito, costituito da vasi. Può svilupparsi in qualsiasi parte, ma la faccia è la sede di maggior frequenza. Si può trattare di tumori genuini o di tumori associati ad altre forme e specialmente a fibromi, lipomi, mixomi, ecc. I tumori chiamati da taluni angiosarcomi vengono però in genere distinti dagli angiomi, in quanto non sono tumori costituiti da vasi sanguigni o linfatici, ma piuttosto tumori originati da elementi costitutivi della parete vasale (endoteliomi e periteliomi). Gli angiomi possono essere divisi in emangiomi ed in linfangiomi. L'emangioma può presentarsi nella forma cavernosa, nella forma semplice nella forma cistica. Sulla cute si possono riscontrare con frequenza tutte e tre le forme.
L'angioma richiede spesso interventi chirurgici, sia per ragioni estetiche, sia per i disturbi che può dare per compressione su parti vicine. Inoltre spesso l'estirpazione ha un'importanza profilattica perché non è raro, specialmente nei bambini, che l'angioma soggiaccia a gravi complicazioni, e tra queste sono importanti l'infiammazione a carattere suppurativo con possibili complicazioni piemiche, l'ulcerazione con gravi emorragie (angiomi della lingua e del cavo orale) e finalmente la degenerazione maligna sarcomatosa.
Per poco che sia possibile, il metodo di cura di elezione è l'estirpazione chirurgica radicale. Se non è possibile, per l'estensione del tumore o per ragioni estetiche, entrano in discussione la elettrolisi, l'ignipuntura, la congelazione con la neve carbonica, i raggi Röntgen, e la radiumterapia. Nei tumori molto estesi, come sono spesso gli emolinfangiomi, specialmente frequenti alla lingua (macroglossia), al labbro, al collo, sono indicati spesso dei metodi associati, consistenti in escissioni ampie per quanto incomplete, legatura dei vasi afferenti e iniezioni di sostanze coagulanti, come per es. il formolo, proposto dal Morestin.