Famiglia di Piacenza di cui fecero parte cinque fratelli gesuiti (Alessandro, Giuseppe, Gaetano, Francesco e Luigi) che nel 1783 si recarono in Russia per poter rientrare nella Compagnia ivi ancora esistente. Di essi Giuseppe (Piacenza 1747 - Polock 1814) insegnò filosofia e matematica all'Accademia di Polock e fu rettore del collegio dei nobili a Pietroburgo. Gaetano (Piacenza 1748 - Roma 1816), insegnò pittura e architettura nei collegi di Polock e di Vitebsk e progettò e decorò la chiesa di Vitebsk. Inviato nel 1803 a Roma con l'incarico di adoperarsi per la ricostituzione della Compagnia, dapprima il poco tatto con cui svolse la sua missione suscitò intorno a lui viva ostilità negli ambienti di curia, poi, ottenuto il ristabilimento dei gesuiti nel Regno di Napoli (1804), le sue pretese di governo delle nuove comunità lo misero in grave contrasto col generale della Compagnia. Francesco (Piacenza 1750 - Polock 1788), già molto noto, prima della sua partenza per la Russia, per le sue traduzioni di Flavio Giuseppe (1779-80) e di Sofocle, insegnò letterature e lingue nei collegi di Polock, Vitebsk e Mosca e tradusse Sofocle in polacco.