MINGHETTI, Angelo.
– Nacque a Bologna il 16 giugno 1822 da Giacomo e da Margherita Giuliani, quinto di nove figli. Il M., ancora fanciullo, fu costretto a lavorare presso un fornaio, per le precarie condizioni economiche della famiglia, nettamente peggiorate nel periodo na;poleonico, quando il padre fu lungamente assente per prendere parte alle campa;gne d’Italia, Spagna e Russia (Minghetti, p. 291).
Nel 1835 il M. risultava iscritto all’Accademia di belle arti di Bologna nelle classi di elementi d’ornato ed elementi di figura. Nei secondi anni Trenta si trasferì ad Ancona, dove nel 1841 era fuciliere e scrivano dell’esercito pontificio. Mentre si trovava ad Ancona fu vittima di una calunnia e fu processato dal tribunale militare con l’accusa di furto al magazzino della caserma di Porta Marina. Fu assolto con sentenza del Consiglio di guerra il 16 febbr. 1843. Il 28 febbraio seguente, dopo la morte del padre, fece ritorno a Bologna, dove lavorò come imbianchino, decoratore e liquorista.
L’8 genn. 1848 sposò Carolina Fava. La coppia ebbe tre figli: Gennaro, nato nel 1852 e collaboratore del M. già nel 1873; Anna Cesira, nata nel 1854; Arturo, nato nel 1856 e socio di Gennaro nella ditta del Minghetti. Nel 1848 il M. prese parte ai moti risorgimentali bolognesi e l’8 agosto partecipò alla battaglia della Montagnola. Ancora nel 1848, terminati gli scontri, iniziò la collaborazione con la fabbrica di ceramica Bucci di Imola, nella quale apprese i segreti del mestiere.
La collaborazione con i Bucci durò circa 10 anni e consisteva nell’utilizzo da parte del M. dei locali della fabbrica per l’esecuzione delle proprie opere. I rapporti continuarono con la Società cooperativa ceramica, nata per volontà degli stessi Bucci, la quale si servì degli stampi del M. per la realizzazione di terrecotte artistiche fino al 1879, quando la collaborazione si interruppe per una controversia. Tuttavia l’azienda continuò a utilizzare i modelli del M. fino al 1880. Frattanto ai soggiorni a Imola alternò quelli a Bologna, dove lavorava come restauratore di maioliche antiche su commissione di antiquari. Si dedicò anche alla produzione di ceramiche ispirate a modelli rinascimentali, specialmente a quelli dei Della Robbia.
Il M. aprì la sua prima fornace nel 1858 a Bologna in palazzo Pepoli, in via Castiglione. L’ampliamento dell’attività richiese una nuova fornace che nel 1864 egli aprì in palazzo Malvasia in via Zamboni. Dal 1878 fu in via S. Vitale 87.
Il M. presentò per la prima volta le sue opere nel 1869 all’Esposizione dell’agricoltura industriale di Bologna, dove fu premiato con una medaglia d’argento. Nel 1870 espose anche all’International Exhibition of world a Londra e nello stesso anno alla Mostra d’arte a Roma. Il successo crebbe ulteriormente all’Esposizione universale di Vienna del 1873, dove fu premiato con medaglia al merito per aver presentato un vaso di maiolica alto m 2,30, un’opera dall’altezza mai proposta a quel tempo e la cui decorazione era ispirata al Trionfo di Bacco carraccesco della galleria Farnese. L’opera colpì perché la realizzazione e la decorazione facevano sembrare la ceramica un vero vaso antico. Nel 1877 partecipò all’Esposizione nazionale di belle arti di Napoli e l’anno successivo a quella di Parigi, dove ricevette una menzione onorevole. All’Esposizione nazionale di belle arti di Torino del 1880 il M. fu considerato il rinnovatore della ceramica italiana e gli fu conferito il diploma d’onore. All’Esposizione nazionale di Milano del 1881 fu premiato con medaglia d’oro.
Oltre alle tipiche ceramiche portò grandi busti: quattro imperatori romani, due dei quali, Tiberio e Caligola, identificabili probabilmente in quelli conservati dal 1885 al Victoria and Albert Museum di Londra, e i busti rappresentanti la Primavera e l’Inverno. Quest’ultimo fu acquistato per il Museo artistico industriale di Napoli (inv. 482).
Il M. partecipò anche all’Esposizione di belle arti di Roma nel 1883 e all’Esposizione nazionale di Torino nel 1884, dove fu premiato con una medaglia d’argento. Presentò un servizio per dessert con decorazioni di gusto raffaellesco, su ordinazione del principe bolognese Hercolani, e un busto di dimensioni monumentali di Emanuele Filiberto di Savoia. Grazie ai successi ottenuti alle esposizioni nazionali e internazionali il governo lo nominò cavaliere della Corona d’Italia.
Il M. morì il 5 febbr. 1885 a Bologna. Fu tumulato nel cimitero della Certosa in una tomba in ceramica, che nel 1892 i figli vollero dedicargli secondo la tipologia robbiana.
La ditta del M. passò ai figli Gennaro e Arturo con atto notarile del 28 apr. 1885. La manifattura fu attiva fino al 1967. Nel 1949 fu aperto in piazza Galvani a Bologna un negozio di ceramiche Minghetti, che cessò l’attività nel 1989.
Fonti e Bibl.: Arch. di Stato di Ancona, Tribunale militare pontificio, b. 4, prot. nn. 2669, 2760; Bologna, Archivio storico della Camera di commercio, Atti …, s. V, 137: Esposizione industriale di Milano 1881. Elenco degli espositori ammessi, I, Esposizione industriale italiana in Milano del 1881; Elenco degli espositori della provincia di Bologna premiati all’Esposizione industriale italiana di Milano nel 1881; 138: Esposizione generale Torino 1884, Foglio per la pubblicazione degli atti della Camera, delle leggi e delle notizie attinenti all’industria ed al commercio, 12 nov. 1884, anno XXI, n. 21; 139: Esposizione generale Torino 1884, Elenco dei premiati; 141: Elenco degli espositori della Provincia di Bologna premiati all’Esposizione universale internazionale di Parigi nel 1878; Espositori della Provincia di Bologna alla mostra di Parigi 1878; Elenco degli espositori e degli oggetti da essi inviati alla Esposizione universale di Parigi 1878; Arch. di Stato di Bologna, Ufficio del Registro, Successioni, II, 145, n. 82; Bologna, Archivio storico comunale, Comune, Fogli sepolcrali, n. 131; ibid., Permessi di seppellimento, 1885; Ibid., Archivio anagrafico, Stato di famiglia, ad nomina; Esposizione agraria industriale di Bologna, Bologna 1869, pp. 166, 178; Esposizione agraria ed industriale della Provincia di Bologna nell’anno 1869. Relazione della commissione, Bologna 1870, pp. 125, 177; L’Esposizione universale di Vienna del 1873, Milano 1873, I, p. 255; Relazione della Giunta speciale di Bologna per l’Esposizione universale di Vienna del 1873, Bologna 1876; Esposizione universale del 1878 in Parigi: sezione italiana elenco dei giurati e dei premiati, Roma 1878, p. 38; G. Corona, La ceramica, Milano 1879, p. 50; Id., L’Italia ceramica. La ceramica a Parigi nel 1878, Roma 1880, pp. 48, 64, 78; Id., L’Italia ceramica, ibid. 1880, p. 28; L’Esposizione italiana del 1881 in Milano, Milano 1881, pp. 67, 122; Milano e l’Esposizione italiana del 1881, Milano 1881, p. 42; C. Ricci, Ciò che Bologna manda all’Esposizione, in Torino e l’Esposizione italiana del 1884, Milano 1884, pp. 47, 383; C. Masini, Cenni storici sulle belle arti in Bologna, Bologna 1884, p. 38; G. Corona, L’Italia ceramica. Relazione dei giurati. Esposizione industriale italiana del 1881 in Milano, Milano 1885, pp. 104-109; A. M., in L’Italia, III (1885), 2, pp. 23 s.; U. Bassini, A. M. e l’arte delle ceramiche, Bologna 1885; B. Biancini, La fabbrica Minghetti e l’arte della ceramica in Bologna, Bologna 1927; R. Galli, L’arte della ceramica in Imola, Imola 1928, p. 25; G.L. Reggi, Cooperativa ceramica Imola, sezione storico-artistica, Imola 1979, p. 11; E. Biavati, La manifattura delle maioliche e stoviglie Bucci … proseguita poi come cooperativa di lavoro nell’attuale Soc. cooperativa ceramica di Imola fondatore Giuseppe Bucci, in Imola e Val di Santerno, II, Imola 1988, p. 101; C. Ravanelli Guidotti, La Società cooperativa ceramica di Imola. Centovent’anni di opere, Imola 1994, pp. 28, 32; N. Barberini - M. Conti, Ceramiche artistiche Minghetti, Bologna, Sasso Marconi 1994; M.G. Morganti, La fabbrica Minghetti, in La ceramica dell’Ottocento nel Veneto e in Emilia Romagna, a cura di R. Ausenda - G.C. Bojani, Modena 1998, pp. 219-229; La certosa di Bologna. Immortalità della memoria, a cura di G. Pesci, Bologna 1998, p. 261; C. Ricci - G. Zucchini, Guida di Bologna, Bologna 2002, p. 7; M.L. Giumanini, Tra disegno e scienza. Gli studenti dell’Accademia di belle arti di Bologna: 1803-1876, Bologna 2002, p. 244; Borgo medievale di Torino: le ceramiche (catal.), a cura di M.P. Ruffino, Torino 2004, pp. 135 s.; S. Mariani - D. Manetti, Ceramica in tasca, s.l. 2006, pp. 171 s.; Il servizio Minghetti per il duca Montpensier (catal.), a cura di L. Melegati - F. Simonetti, Genova 2008; R. Martorelli, Cento anni di scultura bolognese, in Bollettino del Museo del Risorgimento, LIII (2008), p. 54; G. Garollo, Dizionario biografico universale, Milano 1907, p. 1362; U. Thieme - F. Becker, Künstlerlexikon, XXIV, p. 576; A. Minghetti, Ceramisti, Milano 1939, pp. 291 s.; Enciclopedia universale dell’arte, III, Firenze s.d., p. 372; A.M. Comanducci, Dizionario illustrato dei pittori, disegnatori e incisori italiani moderni e contemporanei, Milano 1962, p. 1194; Dizionario enciclopedico Bolaffi dei pittori e degli incisori italiani, VII, Torino 1975, p. 401.
S. Vernia