MERCATI, Angelo
– Nacque a Villa Gaida (Reggio nell’Emilia) il 6 ott. 1870, quarto dei sette figli di Domenico, veterinario, e Giuseppina Montipò, in una famiglia di forte tradizione cattolica.
Compiuti i primi studi a Marola (1879-86) e a Reggio Emilia, ancora studente del terzo anno di teologia, nel dicembre 1889 venne inviato a Roma per raggiungere uno dei suoi fratelli maggiori, Giovanni, e con lui proseguire, come alunno del Seminario lombardo, i corsi all’Università Gregoriana per la laurea in teologia.
Più che la frequentazione della Gregoriana contò, per la formazione romana del M. e del fratello, quella delle conferenze della Società dei cultori di archeologia cristiana e delle commemorazioni promosse dal Collegium cultorum martyrum, della Società di studi biblici, delle tornate dell’Accademia dell’Arcadia. Godendo di una relativa libertà garantita dalla vita «extra collegia», i due Mercati entrarono così in contatto col mondo degli studiosi cattolici attivi durante il pontificato di Leone XIII che annoverava, fra gli altri, H. Grisar, L. Duchesne, J. Wilpert.
Conseguita la laurea in teologia nel giugno 1892, il M. rientrò in diocesi. Ordinato sacerdote il 9 apr. 1893, nella chiesa di Roteglia, dal vescovo V. Manicardi, divenne insegnante di dogmatica e di storia della Chiesa nei seminari di Marola (1893-96) e Reggio Emilia (1896-1911), proponendosi di diffondere nel clero italiano gli strumenti più elementari del metodo storico-critico per elevarne la formazione. Si inserisce per il M. in questo periodo un’intensa attività di traduttore, che si affiancò a collaborazioni a quotidiani (come Il Reggianello e L’Osservatore romano) e periodici (come la Rivista bibliografica italiana, diretta da S. Minocchi), con recensioni e segnalazioni di nuove pubblicazioni, soprattutto straniere, nel campo delle ricerche storiche, archeologiche e teologiche.
Dopo aver appreso le principali lingue, probabilmente da autodidatta, in pochi anni il M. tradusse, soprattutto per le edizione romane di Pustet e di Desclée, Roma alla fine del mondo antico di Grisar (1899), L’origine dello Stato della Chiesa di G. Schnürer (1899), i tre volumi della Patrologia di O. Bardenhewer (1903), Le pitture delle catacombe romane di Wilpert (1903), Liturgia romana e liturgia dell’Esarcato di A. Baumstark (1904), Papa Pio X di G. Schmidlin (1904), Lutero e il luteranesimo nel suo primo sviluppo di H. Denifle (1905), Francesco d’Assisi ancora di Schnürer (1907), L’anno ecclesiastico e le feste dei santi nel loro svolgimento storico di K.A.H. Kellner (1906), i primi tre volumi della Storia dei papi di L. von Pastor (1908-24; con un volume supplementare di aggiornamento nel 1931, sulla nuova edizione tedesca). L’intento di queste e di altre iniziative del M. era quello di «diffondere il senso della critica storica nel campo delle ricerche ecclesiastiche» (Battelli, 1985, p. 43). Tuttavia, come mostra il carteggio (1892-1903) con A. Loisy, il M. affermava una decisa fedeltà alla Chiesa e una ferma adesione alle direttive della gerarchia, sotto il segno di un «romanesimo assoluto»; egli cercò allora di individuare una via media fra il conservatorismo di quanti negavano le esigenze della storia e il modernismo di quanti non consideravano quelle della rivelazione e della teologia.
Impegnato nelle attività della diocesi (si occupò delle costituzioni sinodali del 1894) e del cattolicesimo sociale (fu consigliere e primo segretario del comitato di amministrazione del Banco S. Prospero), ma costretto con sofferenza a vivere in un «centro ascientifico» nel quale doveva procurarsi con difficoltà tutti i materiali di studio, il M. trascorse anche momenti di difficoltà negli ambienti cattolici di Reggio Emilia che lo spinsero a chiedere al suo vescovo il permesso di ritirarsi nella parrocchia montana di Ospitaletto, rinunciando al suo progetto di prosecuzione degli studi e di formazione del clero italiano. Il desiderio non venne assecondato; ma il fratello Giovanni, che dal 1898 era divenuto «scrittore» della Biblioteca apostolica Vaticana, riuscì a ottenere anche per lui la medesima nomina (28 giugno 1911): una svolta nella sua vita che innalzò il livello delle ricerche del M. ampliandone gli orizzonti.
Alla Vaticana, negli ultimi anni della prefettura (1895-1914) di F. Ehrle e in quelli, subito successivi (1914-18), di A. Ratti, il M. si occupò in particolare di stampati e della riorganizzazione della sala di consultazione; ma già il 28 genn. 1916, per nomina del cardinale G. De Lai, segretario della Congregazione concistoriale, ebbe l’incarico di «preposto alla cura e custodia degli archivi dei dicasteri ecclesiastici», cioè soprattutto delle congregazioni romane per i quali da tempo si avvertiva l’esigenza di una politica comune. L’originario interesse per gli archivi fu definitivamente sanzionato dal passaggio del M. all’Archivio Vaticano del quale divenne primo custode (12 dic. 1918), viceprefetto (11 nov. 1920) e infine prefetto (14 giugno 1925).
Nella produzione scientifica del M., spesso legata a figure e soggetti della sua terra natale, il passaggio alla Biblioteca Vaticana appare caratterizzato dall’interesse per manoscritti e testi, con articoli su copisti e biblioteche, ma fu l’Archivio Vaticano il teatro e l’origine della sua produzione principale, sviluppata nelle direzioni più varie. Sin dal 1914 E. Pacelli, allora segretario della congregazione degli Affari ecclesiastici straordinari, gli aveva affidato l’incarico dell’edizione della Raccolta di concordati su materie ecclesiastiche tra la Santa Sede e le autorità civili (Roma 1919); da allora furono numerose le pubblicazioni centrate sulla documentazione dell’Archivio Vaticano.
Si ricordano i volumi: La provenienza di alcuni oggetti delle collezioni vaticane (Città del Vaticano 1936); «Bollandiana» dall’Archivio segreto Vaticano (Roma 1940); Nell’Urbe dalla fine di settembre 1337 al 21 genn. 1338. Documenti seguiti da altre «Varia» dall’Archivio segreto Vaticano (ibid. 1945); Dall’Archivio Vaticano (Città del Vaticano 1951) e il primo (in collab. con P. Cenci et al.) e il terzo volume dei Sussidi per la consultazione dell’Archivio Vaticano (Roma, poi Città del Vaticano 1926, 1947), accanto alla collaborazione (con E. Nasalli Rocca e P. Sella) all’edizione delle decime pontificie dei secoli XIII-XIV (Rationes decimarum Italiae dei secoli XIII-XIV: Aemilia, Città del Vaticano 1933). La pubblicazione del sommario del processo di Giordano Bruno, ritrovato il 15 nov. 1940, dopo quindici anni di inutili ricerche, nell’archivio privato di PioIX (Il sommario del processo di Giordano Bruno, con appendice di documenti sull’eresia e l’inquisizione a Modena nel sec. XVI, ibid. 1942) e del processo di Niccolò Franco (I costituti di Niccolò Franco (1568-1570) dinanzi l’Inquisizione di Roma esistenti nell’Archivio segreto Vaticano, ibid. 1955) sono le due opere più significative di una serie di edizioni in cui compaiono testi relativi a Galileo, al michelista francescano F. Bartoli d’Assisi, a P. Sarpi, al domenicano N. Alexandre, ai templari di Spagna, al francescano apostata F. von Kaiserlautern, al vescovo millenarista G. Palladini da Teramo. Il M. fu particolarmente attento alle relazioni fra Roma e l’Oriente e inoltre, grazie a una minuziosa padronanza della bibliografia, portò alla luce numerosi documenti inediti relativi ad artisti come Michelangelo, Raffaello, Giuliano da Sangallo, Tintoretto e Palma il Vecchio.
Durante gli anni della sua prefettura il M. incrementò sensibilmente gli inventari e la sistemazione dei fondi dell’Archivio Vaticano.
Nel 1923 vennero aperti alla consultazione i documenti del pontificato di Gregorio XVI; in seguito fu allestita una nuova sala di consultazione più ampia delle precedenti e, nel 1933, furono organizzati a deposito i locali situati sul lato occidentale del Cortile del Belvedere, già sede della Pinacoteca Vaticana, mentre dopo la conclusione del secondo conflitto mondiale, per concessione di Pio XII, vennero messi a disposizione dell’archivio i locali denominati «soffittoni», sopra la galleria delle carte geografiche dei Musei Vaticani.
Ai principali incarichi il M. accompagnò numerosi altri impegni, dalla revisione del testo della Bibbia della Compagnia di S. Paolo (1929) alla cura delle stampe della Pontificia Accademia romana di archeologia (1927-37, 1940-47), dalla direzione, condivisa con altri, nei primi anni di pubblicazione del periodico L’Illustrazione vaticana, fondato nel 1930, alla partecipazione come consultore ai lavori della congregazione dei Riti (per la liturgia dal 1914, per le cause storiche dal 1930), dalla revisione delle liste dei pontefici per l’Annuario pontificio (1925-36) alla direzione (con A. Pelzer) per la UTET di un Dizionario ecclesiastico (I-III, Torino 1953-57). Inoltre, dagli inizi degli anni Trenta il M. fu attivamente impegnato nell’organizzazione della Bibliografia dell’Archivio Vaticano.
Quest’ultima era volta a raccogliere (anche con l’aiuto di studiosi e istituti non italiani operanti a Roma nelle ricerche umanistiche) le indicazioni delle ricerche pubblicate sulla base di documenti dell’Archivio; dopo l’interruzione delle attività in concomitanza con lo scoppio del conflitto mondiale (1939), il M. si adoperò negli anni Cinquanta per il rilancio della Commissione internazionale preposta alla bibliografia.
Nel 1942 il M. fu accanto al fratello Giovanni, nel frattempo divenuto cardinale archivista e bibliotecario di S. Romana Chiesa, nel censimento degli archivi e delle biblioteche ecclesiastici, in previsione dei possibili danni che gli eventi bellici avrebbero loro recato. E sempre accanto a Giovanni, fra il 1943 e il 1945, con l’aiuto del personale italiano e vaticano e con la collaborazione prima delle autorità tedesche e poi di quelle alleate, il M. si adoperò per il salvataggio di archivi e biblioteche ecclesiastici travolti dallo sviluppo delle operazioni di guerra soprattutto nell’Italia centrale. Verso la fine della guerra il M. fu partecipe, anche se non protagonista, delle iniziative che, soprattutto a opera di M. Maccarrone, condussero all’uscita (1947) della Rivista di storia della Chiesa in Italia. Pur diffidente sulla partecipazione della Biblioteca apostolica e dell’Archivio segreto a organismi internazionali e guardingo (per timore di aggravi sulle istituzioni e di distrazioni dai loro fini istituzionali) sulla partecipazione della S. Sede al Comité international des sciences historiques, il M. fu tra i primi nove membri del neocostituito (1955) Pontificio Comitato di scienze storiche, che in quell’anno aderì al Comité international de sciences historiques, mentre veniva contemporaneamente nominato a far parte della Commissione di storia ecclesiastica della S. Sede. L’ultimo impegno del M. fu appunto la partecipazione all’organizzazione di una mostra di documenti dell’Archivio Vaticano (7 sett. 1955) in occasione del X congresso internazionale di scienze storiche svoltosi in quei giorni a Roma.
Il M. morì nella Città del Vaticano il 3 ott. 1955.
Fonti e Bibl.: Numerosi articoli del M. sono ripubblicati in A. Mercati, Saggi di storia e letteratura, I-II, Roma 1951-82. Per una bibliografia del M.: Bibliografia, in Omaggio a mons. A. M. prefetto dell’Archivio segreto Vaticano con l’indice bibliogr. dei suoi scritti, Città del Vaticano 1940, pp. 21-37; Miscellanea archivistica Angelo Mercati, Città del Vaticano 1952, pp. IX-XXVII; Scritti di mons. A. M., in Studi storici in memoria di mons. A. M., prefetto dell’Archivio Vaticano, Milano 1956, pp. 7-25; necr., in Arch. storico italiano, CXIII (1955), pp. 597 s. (G. Battelli); Riv. di storia della Chiesa in Italia, IX (1955), pp. 435 s. (M. Maccarrone); Atti della Pontificia Acc. romana di archeologia. Rendiconti, s. 3, XXVIII (1955-56), pp. 265-271 (J. Ruysschaert); Historisches Jahrbuch, LXXV (1956), pp. 524-526 (K.A. Fink); S. Pignedoli, Ricordo di mons. A. M., in Studi storici in memoria…, cit., pp. 1-5. Si vedano inoltre: F. Bock, A. M. Präfekt des Vatikanischen Geheimarchivs (6.10.1870 bis 3.10.1955), in Archivalische Zeitschrift, LIII (1957), pp. 138-152; P. Simonelli, Il cardinale Giovanni Mercati e i fratelli mons. A. e prof. Silvio Giuseppe servitori degli studi e gloria di Reggio, in Atti e memorie della Deputazione di storia patria per le antiche provincie modenesi, s. 10, III (1968), pp. 335-351; O. Cavalleri, G.B. Montini e gli archivi della Chiesa, in Paolo VI e Brescia, Brescia 1971, pp. 227-229; M. Guasco, A. Loisy in Italia. Con documenti inediti, Torino 1975, pp. 6 s., 13 s. e passim; Card. Giovanni Mercati, mons. A. M.: profili biografici, a cura di P. Simonelli, Reggio Emilia s.d. [ma 1984], pp. 15-22; G. Battelli, Ricordo di mons. A. M., in Card. Giovanni - mons. A. M. XXV anniversario della morte del cardinale. Commemorazioni tenute il 23 ott. 1982, Reggio Emilia 1985, pp. 35-49 (contiene: A. Mercati, Lettere a L. von Pastor, pp. 50-57); M. Maccarrone, Il primo soggiorno romano di Giovanni ed A. Mercati e la corrispondenza con G.B. De Rossi, in Riv. di storia della Chiesa in Italia, XLI (1987), pp. 26-78; G. Battelli, Le premesse dell’Unione: collaborazione internazionale per il salvataggio dei beni culturali durante la seconda guerra mondiale e per la bibliografia dell’Archivio Vaticano, in «Nobile munus». Origini e primi sviluppi…, a cura di E. Billig - C. Nylander - P. Vian, Roma 1996, pp. 205-208; A. Campana, A. e Giovanni Mercati, in Id., Profili e ricordi, Padova 1996, pp. 45-47; S. Pagano, «Scrinium Tutum»: l’Archivio segreto Vaticano, rifugio di tesori d’arte e di storia durante l’ultima guerra (1940-1945), in Miscellanea in honorem Caroli Kecskeméti, Bruxelles 1998, pp. 377-406; G. Battelli, Archivi, biblioteche e opere d’arte. Ricordi del tempo di guerra (1943-46), in Miscellanea Bibliothecae apostolicae Vaticanae, VII, Città del Vaticano 2000, pp. 53, 55, 63; P. Vian, Le origini e il programma della «Rivista di storia della Chiesa in Italia» (1938-1947), in Cinquant’anni di vita della «Rivista di storia della Chiesa in Italia». Atti del Convegno di studio… 1999, a cura di P. Zerbi, Roma 2003, pp. 29 s., 42, 89, 91, 95, 97; L.M. de Palma, Chiesa e ricerca storica. Vita e attività del Pontificio Comitato di scienze storiche (1954-1989), Città del Vaticano 2005, pp. 34, 38, 41-43, 46, 57, 108-110, 291, 342 s., 367 s., 381; F. Accrocca, «Buono scrittor di parole». S. Minocchi, G. Mercati e una recensione di G.M. Zampini alla «Vita di san Francesco» di P. Sabatier, in Miscellanea Bibliothecae apostolicae Vaticanae, XV, Città del Vaticano 2008, pp. 6, 15, 18-20, 23, 25, 29-33, 39 s., 44; Lexikon für Theologie und Kirche, VII, Freiburg i.B. 1998, col. 140 (K. Ganzer); New Catholic Encyclopaedia, IX, Detroit 2003, pp. 500 s. (K.A. Fink).
P. Vian