Poeta (Parma 1741 - ivi 1817). Dal 1772 insegnò greco nell'univ. di Parma; ebbe una famosa disputa con V. Monti, a proposito dall'Aristodemo di questo. Si vantò di aprire "vie non trite" verseggiando di scienza e filosofia, ma restò sostanzialmente seguace di C. I. Frugoni. Le sue cose migliori sono alcuni epitalamî e varie canzoni (Opere, 5 voll., 1816-19).