Filosofo e giurista italiano (Catania 1899 - Roma 1971), prof. di filosofia del diritto nelle univ. di Messina, Trieste, Napoli, Roma (dal 1963); la sua attività quale rettore dell'univ. di Trieste (1946-52) ebbe riconoscimento nella motivazione della medaglia d'oro al valor civile conferita all'Ateneo triestino il 24 maggio 1962. Discepolo del Gentile, ha tenuto ferma la distinzione tra concetti speculativi e nozioni tecnico-scientifiche della giurisprudenza, giustificando queste ultime come posizioni di senso comune. I suoi scritti sono stati raccolti in gran parte in Formalismo e sapere giuridico (1963).