ANGELO da Spoleto
Nato in Umbria, forse a Cascia in diocesi di Spoleto, nella prima metà del XIV secolo, si fece frate minore e studiò a Parigi, dove ottenne il magistero in teologia. Fu ministro provinciale dell'Umbria e poi vicario del ministro generale Leonardo Rossi, col quale aderì all'antipapa avignonese Clemente VII. Essendo rimasto vacante l'ufficio di ministro generale dell'Ordine minoritico perché Clemente VII aveva elevato alla dignità cardinalizia il Rossi fin dal 16 dic. 1378, A., nel capitolo generale celebrato a Napoli il 29 maggio 1379, fu chiamato a succedergli nella parte dell'Ordine che obbediva all'antipapa avignonese, cioè Francia, Spagna, Scozia e alcune province francescane d'Italia (Genova, Milano, Umbria), nelle quali si avevano due superiori, secondo le due obbedienze. A. fu uno dei principali e più fedeli sostenitori dell'antipapa avignonese, che raggiunse in Francia ben presto, forse sino dal 1379. Accanito avversario di Urbano VI, il 29 maggio 1380 scrisse a Giacomo re di Castiglia una lettera in cui mosse gravi accuse contro il papa romano. Nel 1381 fu inviato da Clemente VII in Fiandra e nell'ottobre dell'anno seguente si trovava, come nunzio papale, nelle diocesi di Cambrai, Tournai, Utrecht, Thérouanne e Arras, insieme con i vescovi di Amiens e Arras. Nello stesso 1382 tenne un capitolo generale dell'Ordine a Parigi. Incarico assai delicato gli fu affidato nel 1383 da Carlo VI re di Francia e dal pontefice avignonese: insieme con altri messi, A. fu inviato presso l'imperatore Venceslao per rinnovare i trattUti fra questo e la Francia e per indurlo a schierarsi fra i sostenitori dell'antipapa. L'esito della legazìone fu però negativo, e A. tornò ad Avignone senza essere riuscito nel suo intento. Egli continuò, dopo questa missione, a curare la disciplina interna dei suo Ordine: nel 1385 tenne un nuovo capitolo generale a Ginevra, nel 1388 ne convocò un altro a Perpignano e un altro per il 1391 a Montpellier. Morì però prima di poterlo celebrare; già l'8 maggio 1391 Clemente VII nominava il suo successore nella persona di Giovanni di Chevegneyo, della provincia di Borgogna.
Fonti e Bibl.: Bullarium Franciscanum, VII,Romae 1904, passim (cfr. Indice); S. Balutius-G. Mollat, Vitae paparum Avenionensium, II,Paris 1927, passim (cfr. Indice); L. Wadding, Annales Minorum, IX, Ad Claras Aquas 1932. pp. 26 s., 30, 75, 88, 92, 462; N. Valois, La France et le Grand Schisme d'Occident, I, Paris 1896, pp. 17 s., 24, 31, 63, 68, 71 s.; II, ibid. 1896. pp. 233. 280 s.; K. Eubel, Die avignonesische Obedienz im Franziskanerorden zur Zeit des grossen abendländischen Schismas, in Franziskanische Studien, I (1914), pp. 165-192; Archivo Ibero-Americano, VII(1917), pp. 257-261; Dict. d'Hist. et de Géogr. Ecclés., III, coll. 37 a.