ANGELO da Assisi
Francescano, maestro di teologia (ma non risulta in quali università abbia studiato), fu inquisitore della "eretica pravità nella provincia di S. Francesco" intorno al 1361-62.
Egli agì contro un gruppo di fraticelli a Sansepolcro, a Città di Castello e ad Assisi contro il monaco silvestrino Leonardo Mattioli, che di s. Francesco negava le stimmate e l'insigne santità.
Deve essere stato religioso ragguardevole se alla sua morte (1° febbr. 1362) fu sepolto nel braccio destro della basilica inferiore di S. Francesco in Assisi, con lapide sepolcrale ornata della sua immagine e di un'iscrizione, ancora leggibile nel 1818, quando il monumento venne rimosso e forse andò definitivamente perduto.
Come altri inquisitori compilò il suo manuale per avere a portata di mano i documenti e i formulari necessari nell'esplicazione del suo ufficio; è la cosiddetta Summula Inquisitionis,conservata in un codice dell'Archivio provincializio dei frati minori dell'Umbria nel convento di S. Maria degli Angeli ad Assisi. Il medesimo manoscritto contiene, nella prima parte, gli atti dei tre processi suddetti.
Questa Summula, che con i tre processi fu scoperta e studiata dal p. Livario Oliger, ordina, in un repertorio alfabetico per materia, decretali pontificie e leggi imperiali e ha rilevante interesse per l'attenzione data a istituti e ordinamenti italiani (rapporti dell'inquisitore con i podestà, ecc.).
Fonti e Bibl.: L. Oliger, Summula Inquisitionis auctore Fr. Angelo de Assisio O. M.(1361), in Antonianum, V(1930) pp. 475-486; Id., Acta inquisitionis Umbriae Fr. Angoli de Assisio contra stigmata S. Francisci negantem, contra Fraticellos aliosque, a. 1361, in Archivum Franciscanum Historicum, XXIV(1931), pp. 63-90.