CONSOLINI, Angelo
Nacque a Bologna l'11 giugno 1859 da Claudio e Rita Dall'Aglio. Allievo del padre che lo iniziò allo studio del violino, già all'età di otto anni riscosse i primi applausi in un concerto che riuscì un vero ed autentico trionfo per il piccolo e dotatissimo violinista che offrì, in tal modo, la prima sicura prova delle sue eccezionali qualità interpretative. Incoraggiato dai primi successi, divenne prestissimo allievo del liceo musicale (oggi conservatorio G. B. Martini) e portò a compimento gli studi di violino con C. Verardi, applicandosi anche allo studio del pianoforte e della composizione con G. Tofano e G. Busi, ambedue docenti di fama nello stesso liceo musicale. Studiò da autodidatta la viola e la viola d'amore, riuscendo ad acquistare la piena padronanza tecnica dei due strumenti, tanto da divenire in breve tempo eccezionale esecutore oltre che apprezzato insegnante.
Sia come violinista sia come violista il C. contribuì a tenere alto il nome della scuola italiana; tra l'altro come concertista di viola fece parte del celebre Quartetto bolognese (di cui facevano parte anche F. Sarti, C. Massarenti e F. Serato) e quindi del Nuovo quartetto, costituito da F. Barera, D. Serra e dal figlio del C., Giorgio. Attivo anche come solista, per oltre trent'anni riscosse unanimi consensi sia in Italia sia all'estero, esibendosi spesso in Francia, Austria, Svizzera, Egitto e in America.
Considerato uno dei principali esponenti della scuola d'archi bolognese che alla fine dell'Ottocento e nei primi anni di questo secolo andò famosa in tutto il mondo, il C. dal 1918 al 1930 fu insegnante di violino e di viola nel liceo musicale della sua città. Dedicatosi anche alla direzione d'orchestra, abbandonò presto il podio direttoriale per dedicarsi interamente all'attività cameristica e all'insegnamento, formando valenti, concertisti e ottimi insegnanti tra cui si ricordano R. Arduini, Carla Basilea, F. Ferrara, E. Campaiola, G. Guerrini, B. Michelini, C. F. Cillario e il figlio Giorgio. Fu, inoltre, violino di spalla e solista nell'orchestra dei teatro Comunale di Bologna.
Autore di pregevoli trascrizioni e opere didattiche per lo studio dei violino e della viola, fu sempre restio a metterai in evidenza, per cui gran parte delle sue composizioni è rimasta inedita. Uomo profondamente semplice e riservato, alieno dall'esporsi in pubblico se non per ragioni strettamente professionali, fu artista sensibile e musicalissimo e lasciò un indelebile ricordo della sua abilità di esecutore unendo una cavata piena. pura e calda ad una tecnica sicura e agguerrita; non meno significativa fu la sua intensa attività didattica, cui si dedicò con costante impegno per tutta la sua esistenza.
Morì a Bologna il 13 marzo 1934.
Autore di varie composizioni per viola, tra cui tre sonate per viola da gamba e pianoforte e per viola e pianoforte, lasciò numerose trascrizioni per viola e revisioni di opere didattiche, in gran parte pubblicate a Milano dall'editore Ricordi. Si ricordano in particolare, tra le trascrizioni per viola: le Partite per violino solo di J. S. Bach, i 41Capricci e i 7Divertimenti di B. Campagnoli, gli Studi di F. Fiorillo, gli Studi di R. Kreutzer, i 24Capricci di J. P. Rode, i 12Capricci di P. Rovelli; curò, inoltre, una nuova edizione del Metodo per viola diB. Bruni e di quello di F. Giorgetti, nonché una ristampa dei duetti per violino e viola di Mozart K 423 e K 424. Infine per violino pubblicò Breviesercizi giornalieri del violinista (Milano s. d.).
Apprezzata musicista fu la moglie del C., Emma De Stefani, nata a Parma il 21 giugno 1864. Allieva del R. Istituto di Firenze, come concertista di arpa si esibì con successo in Italia, Russia e America e dal 1887 al 1927 insegnò nel liceo musicale di Bologna, ove formò valenti aHieve tra cui A. Ruata Sassoli, P. Serato e M. Cicognari. Mori a Bologna il 16 ott. 1936.
Sua allieva fu la figlia Elsa Gabriella, nata a Bologna il 21 ott. 1892. Concertista d'arpa e arpa cromatica, fu spesso richiesta all'estero per far conoscere questo particolare difficilissimo strumento ormai caduto in disuso, di cui fu una delle pochissime esecutrici e sensibili interpreti. Trascrisse per arpa musiche antiche pubblicate a Milano daTeditore Ricordi. Morì a Bologna il 10 dic. 1964.
Fonti e Bibl.: Notizie ined. fornite dalla famiglia; necr. in Il Messaggero, 29 marzo 1934; Figure dell'Ortocento ital. A. C. in Corriere Padano, 2 maggio 1943; Due secoli di vita musicale. Storia del teatro Comun di Bologna, a cura di L. Trezzini, Bologna 1966, I, pp. 21, 183; II, pp. 116, 135, 145, 148; C. Sartori, L'avventura del violino. L'Italia music. dell'Ottocento nella biografia e nei carteggi di A. Dazzini, Torino 1979, p. 451; C. Schmidl, Diz. univ. dei musicisti, Suppl., p. 209; A. De Angelis, Dizionario dei musicisti, Appendice, p. 65; Encicl. della Musica Ricordi, I, p. 523; Encicl. della Musica Rizzoli Ricordi, II, p. 162.