Clareno, Angelo (al secolo Pietro da Fossombrone) Francescano (Chiarino, Cingoli, 1255 ca
Santa Maria d’Aspro, Lucania, 1337), così chiamato dal luogo di nascita; detto anche A. da Cingoli. Entrò nell’ordine nel 1270 ca. e fece parte della corrente degli spirituali; con essi condannato a carcere perpetuo, fu poi (1289 ca.) liberato e mandato missionario in Armenia minore (Cilicia). Tornò in Italia nel 1294, ma dovette fuggire in Grecia (1296 ca.). Ritornato nel 1305, si trattenne nei dintorni di Roma, quindi (1311) fu ad Avignone, dove, processato e prosciolto (1317), fu nello stesso anno coinvolto nella condanna degli spirituali, di cui era divenuto uno dei capi; morto il cardinale Giacomo Colonna suo protettore (1318), si rifugiò a Subiaco, quindi, per sfuggire all’Inquisizione, in Lucania. Di carattere integro e inflessibile, fu venerato come santo dai suoi seguaci. La sua opera maggiore è l’Historia septem tribolationum Ordinis Minorum, narrazione delle persecuzioni subite dagli spirituali fino al 1325. Scrisse inoltre un’Expositio regulae fratrum Minorum, la Epistola responsiva contra fr. Alvarum Pelagium (1330), un’interessante difesa personale, e altri testi minori.