CELLI, Angelo
Medico igienista, nato a Cagli nel 1856, morto a Roma nel 1917. Compì gli studî medici a Roma, fu quindi allievo del Pettenkofer a Berlino. Nel 1886 fu nominato professore d'igiene a Palermo e nel 1887 a Roma. Il C. si dedicò allo studio dei problemi sanitarî più urgenti in quel tempo, compiendo un'opera oltremodo vasta così nel laboratorio come nei consessi scientifici e nel Parlamento.
Nel 1884 descrisse, col Marchiafava, il parassita della meningite cerebro-spinale, nel 1896 pubblicò i suoi studî sull'etiologia della dissenteria; fu tra i primi a studiare i virus filtrabili. Il suo nome rimane indissolubilmente legato agli studî sulla malaria che da lui ebbero grande sviluppo, poiché ne fu chiarita e completata la parassitologia e messo in evidenza, anche attraverso l'indagine storica, il carattere ciclico. Fu iniziatore e animatore della lotta contro la malaria e della bonifica dei terreni paludosi: la legge sul chinino di stato (1900) fu da lui ideata e presentata al Parlamento. Fu il più insigne degl'igienisti italiani del secolo scorso, e tra i primi a studiare il problema dell'alimentazione delle classi povere.
Fra le sue pubblicazioni vanno citate come le più importanti quelle sulla malaria: La malaria secondo le nuove ricerche (Roma 1900); Per la lotta contro la malaria (Roma 1902); La malaria in Italia (Roma 1911). Le sue ricerche sono raccolte nelle pubblicazioni Etiologia della dissenteria (Roma 1896), Epidemiologia generale e speciale (Roma 1901). In collaborazione con altri igienisti italiani pubblicò il Manuale dell'igienista (Torino 1911-1912). Postuma, a cura della vedova, fu pubblicata dall'Accademia dei Lincei la Storia della malaria nell'Agro romano (Città di Castello 1925) contenente una documentazione preziosissima.