CASTELBOLOGNESI, Angelo
Viaggiatore, nato a Ferrara il 1° giugno 1836, morto ad Alessandria d'Egitto il 1° luglio 1874. Giovanissimo andò in Egitto, dapprima impiegato presso il console inglese Petherik, poi commerciante di cera d'Abissinia e d'avorio per conto d'una casa del Cairo, per la quale poté compiere frequenti viaggi nelle regioni centrali del continente. Il più importante di tutti fu quello intrapreso nel novembre 1856 nel bacino del Bahr el-Ghazal. Dopo aver risalito il Nilo fino al Lago No, prese terra nel paese dei Dinca, che attraversò, inoltrandosi in regioni fino allora inesplorate. Il 6 dicembre, dopo aver toccato un quinto lago, s'inoltrò in mezzo alle tribù dei Rek, degli Adjak e dei Giur, dove soggiormò un mese e mezzo raccogliendo notizie sulle popolazioni limitrofe, specialmente sui Niam-Niam. Il 18 febbraio 1857 prese la via del ritorno, che si svolse in condizioni difficili, a causa dei continui assalti delle tribù degli Scilluk. Il 3 aprile era a Khartum e poco dopo partiva per il Gallabat in compagnia del lucchese Adolfo Antognoli e del compatriota Flaminio Finzi Magrini. Dei successivi viaggi compiuti non si hanno notizie precise. Si sa solo che nel dicembre 1859 seguì il marchese Antinori in un viaggio di studio nelle regioni del Sennar. Morì suicida.
Bibl.: A. Castelbolognesi, Voyage au Fleuve des Gazelles, in Tour du Monde, V-VI, 1862; Com. Geogr. Naz. Ital., L'opera degl'Ital. per la conoscenza dell'Egitto e per il suo risorg. civile ed econ., Roma 1926; C. Zaghi, Un ferrarese nel cuore dell'Africa, in Rivista di Ferrara, agosto 1935.