BOCCAMAZZA, Angelo
Appartenente a una nobile famiglia romana, nacque in data imprecisata nella prima metà del sec. XIII. Fratello maggiore di Giovanni, abbracciò la carriera ecclesiastica e fu nominato vescovo di Catania, con tutta probabilità grazie al card. Giacomo Savelli, suo parente.
La data della nomina non è nota ed è stata oggetto di ampia discussione fra gli eruditi. Di fatto in un documento del 12 luglio 1257 figura come testimone in una sentenza emanata alla corte pontificia di Viterbo un "Angelo eletto di Catania" che va identificato col Boccamazza. Un altro documento datato da Anagni 13 dic. 1259 accenna al vescovo di Catania nel pieno esercizio di tutte le sue funzioni, e questi non può essere altri che il B., del quale è nota anche una lettera da Catania in data 11 genn. 1262.
Sulla sua attività di vescovo si hanno scarsi particolari e tutti poco significanti: il 9 apr. 1264 risulta presente a Orvieto alla corte del papa Urbano IV e tale soggiorno è attestato ancora il 25 ag. 1264. Nel 1274 giurò fedeltà all'arcivescovo di Monreale del quale era suffraganeo e nel 1279 si recò personalmente a Monreale per ricevere dal capitolo il giuramento di fedeltà al fratello Giovanni, che, nominato poco prima arcivescovo, non aveva ancora preso possesso della sua sede.
Tra il 1274 e il 1280 pagò al collettore di Sicilia, il francescano Marco d'Assisi, 180 once d'Oro a titolo di decime. Nel 1279, forse ancora per intervento del cardinale Savelli, legatissimo alla politica angioina, ricevette da Carlo d'Angiò una somma di 250 scudi e il diritto di percepire le decime di tutta la diocesi.
Con la rivolta dei Vespro e la venuta in Sicilia di re Pietro d'Aragona, il B. dovette trovarsi in difficoltà, cosicché abbandonò, come il fratello Giovanni, la diocesi, per riparare probabilmente presso la corte pontificia. Restò tuttavia titolare del vescovato di Catania fino al 1296, quando gli successe il domenicano Gentile.
Del B. non si hanno altre notizie, né si conosce la data della sua morte.
Fonti e Bibl.: Les registres de Clément IV, a C. di E. Jordan, Paris 1893-1945, n. 131; Les registres d'Urbain IV, a cura di I. Guiraud, Paris 1901-1958, n. 1131; Les registres d'Alexandre IV, II, a cura di J. de Loye e P. de Cenival, Paris 1917, n 2080; III, a cura di A. Coulon, ibid. 1953, n. 3021; Rationes decimarum Italiae nei secoli XIII e XIV. Sicilia, a cura di P. Sella, Città del Vaticano 1944, p. 71; Catal. illustrato del tabulario di S. Maria Nuova in Monreale, a cura di C. A. Garufi, Palermo 1902, p. 205; R. Pirro-A. Mongitore, Sicilia sacra…, I, Panormi 1733, p. 536; J. B. De Grossis, Catana, sive de episcopis Catanensibus…, Catanae 1654, pp. 140, 148; V. D'Avino, Cenni storici sulla chiese del Regno delle Due Sicilie, Napoli 1848, pp. 117 s.; P. B. Gams, Series episcoporum..., Ratisbonae 1873, p. 944; C. Eubel, Hierarchia catholica..., I, Monasterii 1913, p. 176; M. H. Laurent, I vescovi di Sicilia e la decima Pontificia del 1274-1280, in Riv. di storia della chiesa in Italia, V (1951), pp. 81 s.; Dict. d'Hist. et de Géographie Ecclés., IX, col. 297.