Liddell, Angélica. – Pseudonimo dell'artista catalana Angélica González (n. Figueres 1966). Dopo gli studi presso la Real escuela superior de arte dramática di Madrid, ha esordito come drammaturga con Greta quiere suicidarse (1988), fondando nel 1993 la compagnia Atra bilis, con la quale ha portato in scena numerose opere. Autrice, regista e interprete dei suoi testi, tema preferenziale della sua opera è il dolore analizzato in forma cruda e violenta, in performances estreme in cui l’artista usa il suo corpo come strumento grottesco e demoniaco. Tra le sue numerose opere occorre citare: Perro muerto en tintorería: los fuerte (1999); Mi relación con la comida (2004); Y como no se pudrió: Blancanieves (2005); El año de Ricardo (2005); La casa de la fuerza (2009); Te haré invencible con mi derrata (2010); Maldito sea el hombre que confía en el hombre…: un projet d'alphabétisation (2011); Ping Pang Qiu (2012); Todo el cielo sobre la tierra (el sindrome de Wendy) (2013); Tandy (2014); You are my destiny (2014); Que haré yo con esta espada? (2016); Genesis 6, 6-7 (2017). Premio nacional de literatura dramática nel 2012, l’anno successivo L. è stata insignita del Leone d’argento “per aver cancellato la linea divisoria tra diversi generi e stili d'arte, facendo sì che la miscela di parole, immagini, suoni, musica, gioco, il drammatico, il divertente e il tragico compongano un tutto”. Tra i suoi lavori teatrali più recenti occorre citare, entrambi nel 2020, Una costilla sobre la mesa: Padre e Una costilla sobre la mesa: Madre, e Liebestod (2021).