ANFIPROSTILO (gr. ἀμϕιπτρόστυλος; lat. amphiprostylos)
Così chiama Vitruvio (III, 2, 4) il tempio che, oltre ad avere sul davanti, come il prostilo, una fila di colonne sormontate da un frontone, presentava un'uguale facciata sul lato posteriore. Tale è il tempio di Atena Nike sull'Acropoli ed era il tempio presso l'Ilisso, ad Atene. Di tipo intermedio tra il prostilo e l'anfiprostilo è il corpo centrale dell'Eretteo, sull'Acropoli di Atene, in quanto, non essendosi potuto per il dislivello costruire un colonnato sulla fronte occidentale, si è rappresentato questo colonnato come inserito in alto sulla parete di fondo del tempio. A parte questo caso, non è accertato presso i Greci l'uso di anfipl'ostili a più di quattro colonne, mentre si conoscono anfiprostili a sei colonne a Roma: i due templi del Foro Olitorio, detti della Speranza e di Giunone Sospita.
Bibl.: S. Dorigny, in Daremberg e Saglio, Dict. des ant. grecq. et rom., V, Parigi 1925, p. 103; per i templi del Foro Olitorio: V. Fasolo, I tre templi a S. Nicola in Carcere, Roma s. a.